Le bambine in fila per ascoltare il coraggio di @AstroSamantha

«Non credo che ci sia differenza tra maschi e femmine. Penso che tutti possano fare tutto». Non lo dice Samantha Cristoforetti, ma una delle bambine in fila nella speranza che l’astronauta italiana, oggi a Brescia per gli Unibs Days, le autografi il racconto delle sue imprese tra le pagine di «Storie della buonanotte per bambine ribelli».

AstroSamantha però non si concede oltre l’ora di chiacchierata in un teatro San Barnaba sold out. Tanto basta, tuttavia, per convincere i bambini e le bambine (circa un terzo della platea) che ci vuole coraggio e impegno per raggiungere i propri obiettivi.

La Cristoforetti risponde alle domande della professoressa Annalisa Pola, racconta la sua preparazione, il suo percorso di studi, il senso e l’importanza della ricerca che avviene all’interno della stazione spaziale, la quotidianità che si vive in orbita ed è la prorettrice Maria Grazie Speranza a ringraziarla per aver essere un esempio per tutte le bambine e la ragazze di oggi, la dimostrazione che anche le donne possono farcela in un ambiente che dall’esterno pare prettamente maschile.

Una conquista agli occhi delle donne adulte che sembra però essere ordinaria amministrazione per le ragazzine (ma anche i ragazzini) più giovani, in San Barnaba con quel libro, «Storie della buonanotte per bambine ribelli» appunto, che racconta storie ai loro occhi appartenenti al passato, non certo al loro futuro.