Le 10 puntate del podcast «Delitti bresciani», se non le avete ancora ascoltate

La prima stagione del podcast del GdB, condotto da Andrea Cittadini, si è chiusa superando quota 100mila download
Il podcast true crime «Delitti bresciani» ha chiuso la sua prima stagione
Il podcast true crime «Delitti bresciani» ha chiuso la sua prima stagione
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Oltre centomila download in una stagione: così si chiude la prima serie del podcast true crime «Delitti bresciani», prodotto audio che il Giornale di Brescia ha lanciato a settembre dello scorso anno e che in dieci puntate ha ripercorso i più grandi casi di cronaca, che da locali sono diventati nazionali. Con testi e voce di Andrea Cittadini, caposervizio della redazione cronaca nera e giudiziaria, e con il montaggio di Matteo Berta, «Delitti bresciani» ha raccontato alcune delle vicende che più hanno segnato la città e della provincia. Lo ha fatto riepilogando la storia e i profili dei protagonisti, ma anche proponendo materiali audio inediti: interviste esclusive, testimonianze, stralci di udienze in tribunale e materiale dagli archivi di Teletutto

Ecco qui di seguito tutte le puntate, in ordine di pubblicazione, da scoprire per la prima volta, riascoltare, condividere o consigliare. Sono tutte disponibili gratuitamente su Spreaker, Spotify e le principali piattaforme audio: le trovate nella playlist qui sotto, oppure linkate nei titoli dei paragrafi qui sotto.

1. Desirée - 20 anni dopo

A vent'anni dal 28 settembre 2002, la prima puntata è la ricostruzione tappa dopo tappa del delitto di Desirée Piovanelli a Leno, uccisa a 14 anni da tre coeteanei e un adulto. Interviste esclusive al pm dell'epoca Silvia Bonardi e al padre della vittima Maurizio Piovanelli e ampio spazio ai contenuti d'archivio.

2/3. Il processo Bozzoli - prima parte e seconda parte

A sette anni esatti dall'8 ottobre 2015, quando l'imprenditore Mario Bozzoli sparì dalla fonderia di Marcheno dove lavorava, sono due gli episodi dedicati a questo caso: la seconda puntata e la terza. Dedicati non solo alla ricostruzione di quanto accaduto in quell'angolo di Valtrompia, ma soprattutto a quello che le cronache definirono il «processo dell'anno». Unico imputato, accusato di omicidio e distruzione di cadavere, il nipote dello scomparso: Giacomo Bozzoli.

4. Marilia

Una vicenda che ha avuto una risonanza internazionale. La notizia era arrivata fino in Brasile, il Paese di origine di Marilia Rodrigues, la 29enne hostess d’aereo uccisa a Gambara, nel Bresciano, nell’agosto del 2013. Dal suo datore di lavoro, amante e padre del figlio che portava in grembo. Nel racconto della quarta puntata gli audio originali dai giorni dell’indagine sul femminicidio fino alla sentenza diventata definitiva nel 2017.

5. Dialogo con un serial killer

Nel settembre 2001 ha ucciso tre donne ed è l'unico serial killer che la cronaca nera bresciana ricordi. Lui, Giordano P, non si sente però un serial killer: lo ha detto al microfono di Andrea Cittadini, nella quinta puntata, ora che da uomo libero ha accettato di farsi intervistare.

6. Andrea e Davide, uccisi dal padre

Due bimbi, Andrea e Davide, 13 e 9 anni, assassinati dal loro stesso padre, Pasquale Iacovone. I loro corpi bruciati. Una vendetta spietata e assurda nei confronti della ex moglie, che dopo averlo lasciato stava cercando di ricostruirsi una vita. La tragedia che sconvolse il 16 luglio 2013 Ono San Pietro, in Valcamonica, e tutta l'Italia è al centro del sesto episodio di «Delitti bresciani». E oltre la tragedia, si ripercorre anche la straordinaria determinazione con cui Erica Patti, la donna che vide andare in frantumi la propria esistenza, ha saputo tornare alla vita, coronata dalla nascita di un altro bimbo avuto dal nuovo compagno, e dedicarsi alle donne vittime di soprusi fondando l’associazione Dieci.

7. L'omicidio del bagagliaio

Una vicenda atroce, che in un primo momento richiamò alla mente il delitto del Circeo. Solo che non siamo sul litorale pontino, ma nelle campagne della Bassa bresciana, nel dicembre 1993, quando una donna restò chiusa per ore nel baule di un’auto accanto a un cadavere, proprio come successe poco meno di vent’anni prima a Donatella Colasanti. A questo efferato delitto è dedicata la settima puntata.

8. Hina, uccisa perché voleva vivere all'occidentale

Uccisa perché voleva vivere come una normale ragazza occidentale. La storia di Hina Saleem, sgozzata a 21 anni dal padre e dagli zii e poi sepolta nell’orto di casa a Sarezzo, è al centro dell'ottava puntata di «Delitti bresciani». Dalla scomparsa della giovane al ritrovamento del corpo fino alle condanne per il suo omicidio, la puntata raccoglie anche le voci dei protagonisti e le testimonianze di chi all’epoca ha preso parte alle indagini, tra cui il colonnello dei carabinieri in congedo Mauro Valentini.

9. L'omicidio di Manuela Bailo

Uccisa da chi diceva di amarla. Un uomo, il suo assassino, che poche ore dopo averla ammazzata e aver nascosto il suo corpo in una vasca per i liquami, è andato in vacanza per due settimane in Sardegna, con la famiglia. Il femminicidio di Manuela Bailo sconvolse Brescia e l'Italia nell'estate del 2018. A distanza di cinque anni, e con una condanna definitiva a 16 anni per l'omicida, nella nona puntata del podcast c'è la ricostruzione della tragica vicenda attraverso contributi audio esclusivi. Per la prima volta si sente la voce di Fabrizio Pasini, direttamente dalla registrazione originale del suo interrogatorio di convalida, oltre all'intervista al pm Francesco Carlo Milanesi che ha coordinato le indagini.

10. Cristian, ucciso a 10 anni. Ma da chi?

L’ultima puntata della prima stagione, a 40 anni di distanza, è dedicata a uno dei cold case che hanno sconvolto Brescia e l’Italia intera. E che ancora oggi è un delitto avvolto nel mistero, irrisolto, lasciando molte domande senza risposta e tante persone ancora in cerca della verità. La morte di Cristian Lorandi, trovato strangolato con un filo di ferro sul monte Maddalena all’età di 10 anni nel 1986, è una ferita ancora aperta. Soprattutto per il padre, Bruno Lorandi, che è stato prima accusato dell'omicidio e infine assolto. Per poi finire in carcere, 21 anni dopo, per l'omicidio della moglie Clara Bugna, ma questa è un'altra storia. Nella puntata, vengono proposte le interviste ai protagonisti dell’epoca con audio originali: gli avvocati Alberto Scapaticci e Claudio Barbieri, ma anche le parole dei genitori della vittima. E poi i servizi dall’archivio di Teletutto, emittente televisiva che con il suo telegiornale si occupò in prima linea della vicenda, con la voce dell’allora direttore Fulvio Manzoni.

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