Lavoro nero e sporcizia nel laboratorio tessile

Blitz della Polizia con personale di Asl, Inps e del Comune in un laboratorio tessile con 24 operai cinesi, 18 dei quali irregolari.
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Irregolarità e sporcizia. Sono le due caratteristiche principali che gli agenti della Polizia locale cittadina hanno riscontrato in un laboratorio tessile del tutto abusivo, realizzato in un capannone di via Bonardi 13. Insieme alla Locale è intervenuto, per il sopralluogo, anche personale dell'Asl, dell'Inps e dello Sportello Edilizia del Comune.

L'aspetto dell'illegalità è stato accertato soprattutto per quanto riguarda gli operai che vivevano e lavoravano nel capannone: il personale infatti era stato assunto irregolarmente. Per l'aspetto della sporcizia e delle condizioni igienico-sanitarie dell'edificio è stata chiesta addirittura l'emanazione di una ordinanza contingibile e urgente di chiusura del laboratorio.
Due soli i bagni, fuori norma a disposizione di 26 persone che vivevano all'interno del capannone, disposto su una superficie complessiva di 1.150 metriquadri.

Accanto a quelli che avrebbero dovuto essere i «servizi igieni» era stato allestito un refettorio con annessa cucina comune. Qui gli agenti hanno trovato cibi mal conservati e sporcizia sparsa ovunque. In un'altra porzione di capannone, di circa 135 metriquadrati erano state invece ricavate 10 stanzette, in cui erano stati realizzati almeno una ventina di 20 posti letto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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