Lavori nell'ex Buonissimo per aprire la nuova aula studio
La trasformazione dell’ex Buonissimo in aula studio può partire. Brescia Infrastrutture - la società comunale proprietaria dell’immobile - ha aggiudicato definitivamente i lavori per ricavare una sala lettura nei piani alti dell’edificio di corso Mameli. C’è ancora qualche passaggio burocratico da fare, ma a novembre i cantieri dovrebbero partire in modo che a marzo l’aula studio possa aprire i battenti, tre mesi più tardi rispetto a quanto previsto inizialmente.
L’immobile è vuoto dal 30 novembre dello scorso anno, da quando il gruppo Martini ha gettato la spugna e messo una croce sul progetto «Buonissimo», il polo del gusto che doveva rilanciare la via ma che non è mai decollato. Così la Loggia ha ripreso la vecchia idea di Del Bono che, quando la giunta Paroli voleva realizzare il «cubo bianco», suggeriva di collocare l’aula studio nel palazzo appena comprato da Brixia Sviluppo (poi incorporata in Bs Infrastrutture).
Il progetto messo a punto dalla società comunale e dallo studio Schiavoni prevede di ricavare 300 posti distribuiti sui due piani: 123 al primo, più una sala ripetizioni insonorizzata da 25 posti; 105 al secondo, più sala ripetizioni da 50 posti. Ogni piano avrà servizi igienici, un locale con cassette di sicurezza, sale relax e ristoro. L’accesso al piano terra avverrà sul lato orientale del vecchio ingresso di Buonissimo, separato dagli spazi commerciali. Al posto della scala mobile, ci sarà una scalinata mentre due ascensori garantiranno l’accesso ai disabili. I locali saranno climatizzati e dotati di wi-fi.
A giugno Brescia Infrastrutture aveva pubblicato il bando per lavori e arredo degli spazi. Budget: 994mila euro. Nove le imprese che si erano fatte avanti. L’appalto è stato vinto dalla Quintino Costruzioni di Collegno, in provincia di Torino, con uno sconto del 28%.
Resta il nodo degli spazi commerciali al piano terra e nell’interrato. Brescia Infrastrutture auspicava si facessero avanti operatori collegati in qualche modo all’attività dell’aula studio. In realtà l’unica trattativa in atto è con un negozio d’abbigliamento. Si dovrebbe chiudere nel giro di poche settimane.
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