Lavori in ritardo, niente Coppa Italia al Rigamonti

Impianto d’irrigazione e drenaggio dello stadio sono da rifare, i tempi si allungano
  • Come procedono i lavori allo stadio Rigamonti
    Come procedono i lavori allo stadio Rigamonti
  • Il Rigamonti è pronto a riaprire - © www.giornaledibrescia.it
    Come procedono i lavori allo stadio Rigamonti
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Non c’è pace per il Rigamonti. In questi giorni di lavori febbrili è emersa una brutta sorpresa: l’impianto d’irrigazione e drenaggio non va e bisogna rifarlo. Da subito. «Abbiamo trovato delle macerie e non ci resta che metterci mano immediatamente - dice il presidente Cellino -. Questo oltre a comportare nuove spese contribuirà ad allungare i tempi per poter entrare nel nostro impianto».

Una doccia fredda, alla luce anche della possibilità che si stava facendo sempre più concreta di poter giocare nello stadio di Mompiano la gara di Coppa Italia che le rondinelle hanno diritto di ospitare domenica 18. Stando così le cose svaniscono le speranze di giocare al Rigamonti, a meno di clamorosi miracoli. In due settimane l’impianto d’irrigazione e drenaggio non può essere pronto e questo intoppo, renderà quasi sicuramente vani gli sforzi che si stanno facendo sugli spalti dove i lavori procedono spediti.

C’era infatti ottimismo per consegnare il Rigamonti agibile per 9.900 posti entro il 18 agosto, aprendo così solo tribuna e gradinata e vietando - tramite un intervento di Prefettura e Questura di Brescia coordinate con l’Osservatorio nazionale del Viminale - la trasferta ai tifosi ospiti. «Dobbiamo rifare tutto l’impianto d’irrigazione e drenaggio» ripete un deluso (eufemismo) Massimo Cellino; come se non bastasse quello che già si sta facendo al Rigamonti e gli interventi al Centro Sportivo di Torbole Casaglia dalla prossima settimana, ora che la convenzione è certa ed è stata certificata anche da una dichiarazione del sindaco di Torbole, Roberta Sisti. Il Brescia cercherà comunque di tenersi un minimo vantaggio per il fattore campo in Coppa Italia. Il club di via Ferramola vuole scongiurare l’inversione di campo, ma non sarà semplice.

Si punta a giocare in un campo neutro vicino a Brescia. L’idea più calda è Mantova, dove già sabato 10 le rondinelle affronteranno in amichevole il Valladolid (club di proprietà per il 51% del Fenomeno, ex Inter e Milan, Ronaldo): nella città virgiliana vige anche il gemellaggio tra i tifosi biancorossi e quelli biancoazzurri e c’è tanta voglia di calcio d’alto livello dato che i biancorossi languono in serie D. Un’alternativa potrebbe essere Monza, sfruttando gli ottimi rapporti che intercorrono tra Cellino e il duo Berlusconi-Galliani. Si sta pensando anche a Cesena, sfruttando il fatto che in quel periodo molti tifosi bresciani sono in vacanza sulla riviera romagnola.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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