Laura, un infinito abbraccio per lenire il dolore
Non è bastata l’intera chiesa di Roncadelle per accogliere tutte le persone accorse ieri mattina a dare l’ultimo saluto alla giovane Laura Rossi, morta sabato in un tragico incidente stradale. Un enorme abbraccio, una grande partecipazione: tantissimi i giovani, gli amici di Laura che con lei hanno condiviso tante gioie e tante serate, i colleghi di lavoro delle Distillerie Franciacorta di Gussago, azienda dove la giovane lavorava e che ieri è rimasta chiusa. Grandi sono stati l’impressione, il dolore e lo sgomento che la scomparsa della ventiquattrenne ha destato in paese. «Siamo ancora attoniti, increduli e sconcertati - ha detto il parroco di Roncadelle monsignor Aldo Delaidelli -. Ricordo Laura , quando da adolescente veniva all’oratorio con tutti i suoi amici. Un gruppo allegro e vivace, che dimostrava l’esuberanza della vita. Di fronte a questa bara il cuore deciderebbe prima di chiudersi nel silenzio e poi di gridare la propria rabbia e il proprio dolore. Il cuore è oppresso da questa morte e gli interrogativi che ci si pongono sembrano spezzarlo».
E l’uscita dalla chiesa è stata un grande abbraccio alla famiglia, al papà Bruno, alla mamma Silvia, alla sorella Sara con Daniele, i nipotini Giorgio e Noemi, la nonna Cecilia e gli zii Massimo con Luisella e Davide, Emilio con Marzia e Chiara e il fidanzato Matteo.
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