L’aria malata di Brescia alla Commissione Ue
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L’aria malata di Brescia arriva sui banchi della Commissione Europea. Nelle scorse ore l’eurodeputata e portavoce nazionale di Europa Verde Eleonora Evi ha depositato un'interrogazione per sollecitare la Commissione a indagare sulla conformità delle misure adottate per la tutela della qualità dell’aria, della salute dei bresciani e dell’ambiente.
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Ma l’analisi di Fierro tocca anche la gestione dell’imprenditoria e dei servizi pubblici in città: «La responsabilità maggiore è degli allevamenti zootecnici, tra le principali fonti di inquinamento, oltre al traffico e all’attività dell’inceneritore A2A. Inoltre bisogna incentivare il servizio di car-sharing che a Brescia non è mai partito, e lo smart working, evitando di far circolare ogni giorno 580 auto private che si spostano dal parcheggio sotterraneo di Piazza Vittoria».
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