L'appello dell'Avis: «Donate anche d'estate»
Il sangue è considerato, dall’Organizzazione mondiale della sanità, il primo farmaco salvavita ed è per questo che, nonostante l’efficiente organizzazione delle Avis provinciale e comunali, la collaborazione con direttori sanitari e l’autosufficienza garantita dalla generosità dei donatori, il sangue non basta mai.
Un bisogno che cresce soprattutto nella stagione estiva, quando la raccolta segna un calo significativo. Da qui l’appello dell’Avis a recarsi nei centri raccolta più vicini per la donazione.
Nel bresciano sono quasi 34mila i soci Avis, divisi per le 102 sezioni comunali, che per la donazione si recano nelle quindici unità di raccolta distribuite in provincia. Nei primi sei mesi del 2018 il numero dei donatori, 18.739, è calato di circa 500 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un trend che purtroppo si ripete da tempo e contro il quale l’Avis da anni organizza incontri formativi nelle scuole di ogni ordine e grado. Nell’anno scolastico appena concluso i volontari hanno incontrato 10.483 studenti, 2mila in più del precedente, e raccolto 423 nominativi di giovani interessati a donare o a diventare volontari Avis.
L’Avis regionale sta inoltre preparando un database unico con un'app da scaricare sul proprio telefonino, sulla quale il donatore potrà trovare tutte le informazioni su quando e come donare.
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