«Landscape Festival», inaugurato il giardino in piazzetta Bruno Boni
Seduti sulle sedie formate da sezioni di tronchi d'albero, al tavolo erboso dal quale spuntano nove cipressi in fila, non possiamo vedere chi ci sta di fronte: l'installazione chiave del «Landscape Festival», approdato a Brescia nell’anno di Capitale italiana della cultura 2023, chiama in causa tanto il concetto di natura quanto quello di umanità.
A spiegare uno dei significati racchiusi nel giardino inaugurato oggi, che rimarrà in piazzetta Bruno Boni fino al 24 settembre, è la paesaggista Silvia Ghirelli durante il tour tra alcuni dei luoghi più insoliti e meno battuti della città che ha aperto la prima avventura bresciana del Landscape Festival, manifestazione ideata nel 2010 a Bergamo dall’Associazione Arketipos. «Non guardiamo più l'altro, facciamo attenzione solo a noi stessi. Ma per prenderci cura dell'ambiente è necessario che ci prendiamo cura l'uno dell'altro. Solo da una certa angolazione, solo da uno dei 9 posti a sedere di questo tavolo è possibile guardare in faccia la persona che si siede dall'altra parte».
Il tour di presentazione era partito poco prima da palazzo Martinengo Colleoni, nella sala delle Danze del MoCa, alla presenza dell'assessora all'Ambiente di Brescia Camilla Bianchi e del sindaco di Bergamo Giorgio Gori: il debutto bresciano del festival ora condiviso («ci stiamo contaminando per Crescere insieme, come recita il motto di questa esperienza nel solco della Città Natura») si apre con l'inaugurazione nell'ex tribunale di Brescia della mostra degli artisti Marco Nones e Sergio Camin. E sempre al MoCa sorge un'altra delle installazioni bucoliche di questo festival («Il Giardino delle Origini»), che vede tra le altre tappe quelle di piazzetta Sant'Alessandro (vegetazione sradicata durante eventi climatici estremi) e il sagrato di San Lorenzo (citazioni bibliche attorno al tema dell'ulivo e della natura scelte dal parroco).
Sul sito landscapefestival.it, sezione bresciana, tutti gli appuntamenti fino al 24 settembre, dai concerti e reading di Piergiorgio Cinelli, Roberto Capo, Giulio Tampalini e Ginestra Tango allo spettacolo «Sex and the Climate», dai cortometraggi ai convegni.
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