Lamette, «nursery» per il Sebino

Le Lamette, la parte della Riserva naturale delle Torbiere, come «nursery» per il lago d'Iseo. Un grande incubatoio naturale per la riproduzione di specie come il pesce persico. È questo l'intento del ripopolamento ittico favorito dal Consorzio di gestione della Riserva in collaborazione con l'associazione Ysei Sub Diving Club.
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Le Lamette, la parte della Riserva naturale delle Torbiere, come «nursery» per il lago d'Iseo. Un grande incubatoio naturale per la riproduzione di specie come il pesce persico. È questo l'intento del ripopolamento ittico favorito dal Consorzio di gestione della Riserva in collaborazione con l'associazione Ysei Sub Diving Club.

«Grazie al dragaggio e alla pulizia di quattro canali delle Lamette si è notato un assoluto miglioramento della qualità delle acque e da qui abbiamo messo in campo successivamente il progetto di ripopolamento» spiega Loris Alborali, ittiologo del Consorzio che ha individuato tre punti specifici dove partire con la sperimentazione. Le condizioni favorevoli ci sono, ricircolo e buona qualità dell'acqua, il Comitato Scientifico della Riserva ha riproposto un metodo antico, da sempre utilizzato per favorire la deposizione delle uova dei pesci, i graticci e le fascine di legna, le cosiddette «legnere».

Siccome il persico (reale e trota) depone le uova nel periodo primaverile, nei giorni scorsi l'associazione Ysei Sub, incaricata dal Consorzio a svolgere e seguire l'operazione, ha preparato fascine di salice ed ulivo secondo una precisa procedura ed una specifica forma; sono state posizionate nei punti stabiliti, tre nella Riserva più uno nel lago, fuori dalle boe di delimitazione delle Lamette.

Il fondo delle Lamette si caratterizza come sabbioso e melmoso, qui i sommozzatori hanno trovato moltissimi molluschi e gamberi; le uova del persico, sotto forma di lunghi nastri gelatinosi, devono invece essere ancorate alla flora sommersa e necessitano di supporti saldi e solidi come le fascine di legna che offrono anche un ambiente riparato per lo sviluppo degli avannotti e protetto dai predatori.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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