L'aiuto agli agriturismi: cala la burocrazia e aumenta l’attività

Molte le novità per le circa 300 strutture bresciane: servizio a domicilio e sede per Cre e Grest
La Regione in aiuto agli agriturismi - Foto © www.giornaledibrescia.it
La Regione in aiuto agli agriturismi - Foto © www.giornaledibrescia.it
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La Regione corre in aiuto degli agriturismi, uno tra i settori più colpiti dal lockdown. La sburocratizzazione è il perno attorno al quale ruota il nuovo regolamento approvato nei giorni scorsi dalla Giunta lombarda, un intervento volto «a togliere alcuni vincoli senza snaturare l’essenza degli agriturismo, che rimangono ambasciatori dei prodotti agricoli lombardi ed espressione del rapporto tra agricoltura e alimentazione» come sottolineato dall’assessore al Pirellone Fabio Rolfi.

In primis alle 1.688 strutture regionali (300 in provincia di Brescia) verrà concesso di effettuare servizio d’asporto e consegne a domicilio in modo permanente. È prevista poi la possibilità di organizzare campi vacanze e attività di gioco come Centri ricreativi estivi e Grest. Il nuovo testo, che prima di entrare in vigore dovrà essere approvato dal Consiglio regionale, prevede poi precise ricalibrazioni tecniche. Si riduce da 60 a 15 giorni il termine per il rilascio del nuovo «certificato di connessione» (attesta la prevalenza dell’attività agricola su quella ristorativa) nei casi di procedure di esproprio e senza limiti di durata (salvo modifiche nell’assetto aziendale). ll regolamento aggiunge poi la possibilità di fornire pasti anche nei giorni di apertura non previsti dal certificato (massimo 20 all’anno).

Novità anche sul fronte dei prodotti. Per allentare il rigore normativo, che prevede che negli agriturismo siano serviti alimenti provenienti dal territorio lombardo in misura superiore o uguale all’80% del totale, sarà possibile far rientrare in questo parametro anche i prodotti lombardi con marchio Dop, Igp, Igt, Doc e Docg non provenienti direttamente da aziende agricole. Infine in luglio è prevista una campagna comunicativa per promuovere le vacanze in queste strutture.

Novità importanti quindi, sulle quali però gli imprenditori interpellati preferiscono mantenere il riserbo in attesa dell’approvazione definitiva. Un plauso convinto arriva invece dal presidente di Coldiretti nazionale Ettore Prandini. «Apprezziamo il lavoro dell’assessore Rolfi e questa iniziativa volta a sostenere e a rilanciare uno dei comparti più colpiti dall’emergenza - sottolinea Prandini (guida anche l’organizzazione bresciana che rappresenta 160 strutture in provincia) -. La semplificazione burocratica e le opportunità di diversificazione delle attività e dei servizi offerti garantiranno alle aziende agrituristiche un ruolo ancora più strategico nella ripartenza dell’economia agricola locale». Igestori degli agriturismo sperano ovviamente che le prossime settimane possano finalmente regalare una ripartenza, una ripartenza fondamentale per le loro strutture di accoglienza.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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