Ladro ucciso a Serle, foglio di via ai parenti parti civili
In attesa della sentenza della Corte d'Assise di Brescia nei confronti di Mirco Franzoni, il 33enne bresciano che a Serle, la sera del 14 dicembre 2013 ha ucciso in strada un ladro che era entrato nell'abitazione del fratello, i parenti più stretti della vittima, il 20enne di origine albanese Eduard Ndoj, sono stati raggiunti da un provvedimento della Questura.
Dopo l'udienza di questa mattina, e in attesa della sentenza prevista nel tardo pomeriggio, il fratello della vittima, la sua fidanzata e lo zio dello stesso ladro ucciso sono stati portati in Questura e raggiunti dal divieto di tornare nel Comune di Brescia per i prossimi tre anni.
Questo perché, come recita l'atto, «non avendo residenza e neppure un lavoro nel Comune di Brescia non hanno motivo plausibile per essere oggi sul territorio comunale».
Il fratello e lo zio della vittima si sono però costituiti parte civile nel processo e ora il loro legale, l'avvocato Alessia Brignoli, deve chiedere al magistrato l'autorizzazione a far entrare in aula le tre persone che risultano residenti, con permesso di soggiorno, a Pavia e Piacenza.
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