Ladri in chiesa a Urago: rubate le offerte delle cresime

Lunedì mattina alle 6.30, quando come ogni giorno ha aperto la chiesa per la prima messa Alfredo, il sacrestano filippino in servizio a Urago Mella da 18 anni è rimasto senza parole. «La sacrestia era un disastro, da quando sono qui non era mai successo». Ha allertato il parroco, don Roberto Manenti, e poi la Polizia. Quello che era successo qualche ora prima era purtroppo lì da vedere.

Nella notte tra domenica e lunedì qualcuno si era introdotto nell’oratorio da via Risorgimento, girando dietro il campo sportivo e il parco giochi era arrivato alla finestra dello sgabuzzino della sacrestia: prima ha smurato le inferiate e poi ha forzato le imposte per farsi strada nello stanzino e da lì nella sacrestia. «Sono andati diretti all’armadio blindato. Non lo hanno aperto o forzato, lo hanno proprio divelto. Un lavoro brutale» spiega ancora il parroco.

I ladri, verosimilmente più di uno, puntavano solo ai contanti. Nell’armadio c’erano circa mille euro, denaro raccolto tra le famiglie della parrocchia come offerte per le cresime dei ragazzi che si erano tenute poche ore prima.

Denaro sparito

«Nella chiesa e nella sacrestia ci sono anche opere di un certo valore, calici e ostensori che hanno una storia. Non li hanno toccati. Non gli interessavano o forse non hanno capito cosa fossero» dice ancora il parroco.

Don Roberto, dopo il sopralluogo della Polizia di Stato ha nel cuore delusione e speranza: «delusione perché un furto così è stato preparato da qualcuno che conosce la comunità che probabilmente la frequenta, e questo dispiace a tutti», ma anche di speranza perché «appena si è saputo in quartiere quello che era successo diversi parrocchiani e famiglie si sono fatti avanti per aiutare, la comunità ci ha dimostrato vicinanza e questo è un bel segnale».

L’oratorio di Urago Mella da tempo dispone di un sistema di videosorveglianza che ha ripreso quanto accaduto quella notte. Video che sono ora nelle mani della Polizia e che potrebbero essere determinanti per dare un volto ai ladri.