L'addio a Roberta, il ciclismo bresciano unito nel lutto
Una folla composta, ordinata, silenziosa e commossa ha dato l’addio oggi pomeriggio a Roberta Agosti, la ciclista bresciana travolta e uccisa da un camion del latte sabato mattina sulla strada di Castelvenzago a Lonato, mentre si allenava in bicicletta con un gruppo di amici.
Amici dei figli Luca e Anna, parenti, conoscenti e tantissimi altri si sono stretti nel dolore per la perdita della cara Roberta. La 51enne bresciana, figlia dell’imprenditore Antonio, fondatore dei Toys Center, era molto nota e apprezzata per le sue doti umane e per il suo sorriso, cifra di un carattere che viene ora ricordato come solare.
Da dieci anni appassionata di bicicletta, aveva incontrato la felicità nell’ultimo anno e mezzo frequentando Marco Velo, collaboratore del commissario tecnico della nazionale di ciclismo Davide Cassani, pure presente al rito funebre celebrato nella chiesa del Buon pastore in viale Venezia, in città.
Con lui buona parte dei ciclisti professionisti bresciani, da Colbrelli a Mareczko, che avevano conosciuto Roberta durante le uscite in bici attorno alla zona del Garda e sulle montagne bresciane, spesso insieme al team Millennium Loda, società per la quale era tesserata.
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