L'addio a Giovanna Sorbi tra silenzio e musica
In tanti hanno voluto salutare Giovanna Sorbi, maestro e direttore d’orchestra, e stringersi attorno alla famiglia nell’ultimo abbraccio, nella Chiesa di San Faustino. Il marito Massimo Cortesi, la figlia Claire, la mamma Maria, le sorelle Enza, Marinella e Katia, il fratello Mirko e i parenti hanno hanno sentito attorno a sé affetto e partecipazione nella certezza che Giovanna, in vita, è stata fonte d’amore per una moltitudine di persone.
Il parroco don Maurizio Funazzi, ha invitato tutti al silenzio, non all’applauso, nel momento dell’arrivederci a Giovanna, proprio come avviene in un concerto. Un silenzio che non è non soltanto esteriore ma delle coscienze, in ascolto di una musica interiore che urge e desidera propompere nell’intimo. «Il filo che collega tutti noi a lei è diverso – ha aggiunto - per cui i nostri sguardi sono differenti: lo sguardo d’amore dei familiari, velato da lacrime, quello di amicizia, espressione di coloro che sono stati la sua seconda famiglia e quello della gratitudine che lega ogni allievo che Giovanna ha educato nei suoi anni di insegnamento». E proprio i suoi musicisti hanno voluto renderle omaggio, al suo funerale, con la musica di Vivaldi.
Don Funazzi ha invitato tutti i presenti ad imparare da Giovanna a non buttare la vita nel nulla, a non sedersi, a non arrendersi a come vanno le cose, perché «lei – ha detto ancora – durante la malattia ha accettato preghiere e benedizioni e ricevuto sacramenti, perché non amava farsi trovare impreparata a niente».
Toccante il commosso saluto del marito Massimo che ne ha ripercorso in pochi minuti il cammino percorso insieme a Giovanna, tra vita privata e pubblica, con la musica a fare sempre da sottofondo. La salma, dopo la cerimonia funebre è stata accompagnata al Tempio crematorio.
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