Lacrime per il Canca: «È morto facendo quello che più amava»
Non c’è consolazione all’angoscia di chi piange la morte di una persona amata. Ma ieri decine di amici del Canca si sono fatti forza nel dolore celebrando la vita di Francesco e le sue imprese fra i monti: le vette conquistate e quelle agognate; le vie percorse - dalla parete nord dell’Eiger a quella dell’Aiguille de Pèlerins - e le infinite ancora da tracciare insieme.
«Perdiamo un amico e un compagno di avventura. L’unica consolazione è sapere che Francesco è morto mentre faceva quello che più amava al mondo».
Francesco Cancarini avrebbe compiuto 28 anni la vigilia di Santa Lucia, ma la sua presa sulla vita si è interrotta su un costone al Passo del Tonale.
Oggi la salma di Francesco Cancarini farà ritorno alla casa di famiglia, in via S. Orsola 149, a Caionvico. Qui sarà allestita la camera ardente e sempre da qui, venerdì, partirà il corteo diretto alla chiesa parrocchiale del quartiere, dedicata a San Massimiliano Kolbe, dove alle 14 si celebrerà la cerimonia funebre.
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