L'Acqua dell'Itis vale premi in denaro

A partire dal progetto-madre «A come acqua» gli studenti dell'Itis hanno preso spunto per un concorso fotografico.
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Chiare, fresche, dolci acque per trecento studenti dell’Itis Castelli. Viene spontaneo citare il sommo componimento di Petrarca per descrivere il lavoro didattico e fotografico che durante l’anno scolastico è stato svolto dai ragazzi dell’Itis, 11 classi dalle prime alle quinte.

A partire dal progetto-madre «A come acqua», titolo della sesta edizione della Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile (svoltasi lo scorso novembre), «i ragazzi hanno sviluppato una ricerca interdisciplinare, scientifica, sociologica, religiosa, geografica, sul significato dell’acqua. Si sono avvalsi anche della collaborazione di Arpa».
Lo ha spiegato la docente di lettere referente del progetto, Maria Teresa Tosi. La fervente attività didattica, infine, «si è trasformata in un concorso fotografico in cui i ragazzi hanno colto gli aspetti più creativi e originali dell’acqua». E lo hanno fatto bene. Dieci di loro hanno catturato così abilmente la purezza dell’elemento acqua con le loro foto (dai paesaggi bresciani al giardino di casa) da essere premiati, venerdì mattina, con delle borse di studio (per il 1° classificato 500 euro), «frutto di un finanziamento della Provincia per un bando di concorso sulla divulgazione delle tematiche ambientali», ha spiegato Gianfranco Stagnoli, professore che ha accostato gli alunni alle tematiche ambientali.

Le immagini scattate sono esposte a scuola. Primo classificato il promettente Mattia Buizza di V Y, con l’immagine di un anello - «in un gioco di sfumature dal bianco al grigio» - che racchiude un’eterna goccia d’acqua al posto del diamante per sempre. Un brillante esempio di pubblicità-progresso, da copyright. Secondo, Marco Gotti di I L, terzi Stefano Perotti e Andrea Buono di I A, con immagini al pari emozionanti.
Alessandra Stoppini

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