Laboratorio lager in città, al lavoro anche minori
La Polizia locale di Brescia è intervenuta venerdì mattina nel controllo di un immobile situato in via Catanzaro, locato ad uso artigianale da una società bresciana ad una cinese ma in realtà utilizzato come laboratorio-dormitorio abusivo da una ventina di cittadini cinesi.
Intorno alle 7 gli agenti, insieme a personale dell’Asl, dell’Inps e del Settore Edilizia del Comune, si sono recati sul luogo e all’interno hanno trovato 19 cittadini cinesi tra cui cinque minori. I locali versavano in condizioni igienico - sanitarie allarmanti, con impianti elettrici non a norma e senza riscaldamento per cui è stata subito avanzata la richiesta l’emanazione di Ordinanza Contingibile Urgente di Inagibilità.
Il locale che si trova nel seminterrato veniva utilizzato come laboratorio di confezioni tessili, con 18 postazioni ognuna delle quali dotata di macchina cucitrice e stiratrice. Intorno c’erano numerosi capi d’abbigliamento già confezionati e pacchi di stoffa ancora da assemblare. Il piano superiore, invece, un locale unico di circa 350 mq, era stato suddiviso, attraverso cartongesso e lamiere, in 12 stanzette senza alcuna finestra, senza riscaldamento e con impianti elettrici di fortuna. Nello stesso spazio era stato ricavato un unico bagno, con water e lavabo, e una stanza adibita a cucina dove sono stati trovati alimenti mal conservati e senza etichettatura.
Dopo aver identificato il cittadino cinese intestatario del contratto d’affitto, al Comando di via Donegani è stato convocato il proprietario dell’immobile, un uomo residente a Fornaci, che ha confermato l’affitto dello stabile per uso artigianale ma ignorava che all’interno fosse stato creato il laboratorio abusivo e i dormitori.
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