La Ztl cambia: nuovi messaggi ai varchi di accesso
Da stamattina in città si cambia: in corrispondenza degli accessi alla zona traffico limitato del centro storico di Brescia sono sparite le definizioni «varco attivo» o «varco non attivo». Diciture introdotte cinque anni fa, che avevano generato un po’ di confusione e lunghi dibattiti.
Tra le persone multate, ha raccontato l’assessore alla Mobilità Federico Manzoni, c’è chi si è rivolto al giudice di pace per contestare la sanzione, senza avere successo. Ora ci sarà solo «ztl attiva», con l’indicazione dell’orario, o «ztl non attiva». Lo stesso vale per le zone pedonali.
Una misura voluta dalla Loggia e approvata dal Ministero dei trasporti dopo qualche mese di riflessione, pensata per aiutare i numerosi automobilisti che passano dai varchi.
Nel 2016, spiegano in Comune, sono stati conteggiati tre milioni e mezzo di transiti, con sessantamila multe a chi non ha rispettato i divieti. Per allargare lo sguardo, la Loggia invita a considerare che l’anno scorso le fermate della metropolitana di piazza Vittoria e San Faustino hanno raccolto da sole 7,5 milioni di persone. A parte i divieti, per il centro storico contano dunque le possibilità alternative di accesso, cominciando ovviamente dal trasporto pubblico. E qui entra in gioco l’altro tema caldo sul fronte delle ztl. Il consiglio di quartiere centro storico nord ha infatti inviato in Loggia la richiesta di estendere la zona traffico limitato anche al Carmine, come in via Porta Pile, o in contrada Santa Chiara.
«Finora abbiamo lavorato sulle zone già esistenti, ad esempio cambiando gli orari - commenta Manzoni -. Questa proposta riguarda un cambio importante che stiamo valutando, in modo da arrivare a una decisione entro quest’anno».
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