La Vittoria Alata perde le ali e le braccia
La Vittoria Alata perde le ali. Sì, ma per una buona ragione. Si avvia, infatti oggi con la rimozione delle ali e delle braccia, il restauro di uno dei simboli della nostra città. Un'azione preliminare necessaria per rendere possibile la valutazione dell'interno della statua e poi procedere alla predisposizione del progetto di diagnostica e di restauro.
Nei prossimi giorni un sopralluogo da parte degli esperti di bronzi dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze e il confronto con tecnici, archeologi e storici dell'arte antica per stabilire le fasi e le modalità di intervento su uno dei pochi bronzi di grandi dimensioni conservatosi sino ai nostri giorni, l'unico in Italia settentrionale.
Un recente monitoraggio dello stato di conservazione e del funzionamento del supporto ha messo in evidenza alcune criticità statiche e meccaniche e la necessità di porvi mano. È stata anche verificata una diffusa alterazione della superficie esterna con ampio margine di recupero della superficie originale su buona parte della statua.
Fondazione Brescia Musei e Comune di Brescia - in collaborazione e sotto l’egida della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia - avvia oggi un progetto di recupero di un bene comune, perché possa davvero riprendere il volo.
Il progetto costituisce il primo approccio interdisciplinare allo studio della Vittoria alata, con l'ambizione di rendere ogni fase del lavoro accessibile a tutti.
La statua rimarrà in Museo e i visitatori avranno l'occasione unica di assistere in diretta al lavoro degli esperti e alle operazioni con cui si prenderanno cura del simbolo della nostra città.
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