La siccità arriva in Consiglio provinciale, con polemica

In centrodestra accusa: «mancata lungimiranza». La replica: «Fatti monitoraggi e investimenti»
Il fiume Mella senz'acqua a causa della siccità - © www.giornaledibrescia.it
Il fiume Mella senz'acqua a causa della siccità - © www.giornaledibrescia.it
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La questione emergenza idrica è approdata ieri in Consiglio provinciale con un’interrogazione del centrodestra. La richiesta rivolta al Broletto, sintetizzata da Gianpaolo Natali (Fratelli d’Italia), mirava a capire «che cosa abbia fatto e intenda fare la Provincia».

Il presidente Samuele Alghisi ha ricordato che «il settore Sostenibilità ambientale ha partecipato al tavolo della Prefettura sulla modifica dei livelli di regolazione e a quelli regionali. L’Ufficio d’Ambito il 20 giugno ha chiesto ai gestori di comunicare tempestivamente le emergenze in atto. E dal 2008 monitora le perdite delle reti nei Comuni gestiti. L’andamento medio provinciale di dispersioni era attorno al 39% nel 2016, ma la qualità delle misure è migliorata nel tempo. Nel 2018-2019 il sistema ha investito quasi 21 milioni per ridurre le perdite. Il 17 giugno ho chiesto all’Ato informazioni riguardo lo stato dell’arte sulla disponibilità di acqua. Inoltre ho partecipato alla Conferenza dei servizi alla Comunità montana della Valsabbia in cui si è trovata una mediazione per l’erogazione dell’acqua all’agricoltura del lago d’Idro».

Natali ha replicato: «È almeno dal 2018 che si parla del problema siccità e quindi bisognava intervenire prima per arginare e mitigare. La Provincia non riesce a farsi parte attiva nella gestione della situazione. C’è poca lungimiranza. Manca un vero ruolo di intermediazione sul territorio». Dalla maggioranza Marco Apostoli ha rammentato che «la Lombardia è una delle regioni con maggior capacità di stoccaggio di acqua. E quindi come possiamo essere già in crisi a giugno? Abbiamo già avuto una crisi idrica nel 2003 e non vi è stata capacità programmatoria da parte della Regione».

Via libera anche a un ordine del giorno, sempre del centrodestra, per il sostegno al settore dell’edilizia e dell’impiantistica che con il forte rallentamento delle cessioni del credito legate al Superbonus 110% rischia problemi di liquidità e il blocco dei cantieri. Daniele Emanuele Mannatrizio (FdI) ha rimarcato: «Il pericolo è che si perdano migliaia di posti di lavoro. Chiediamo che il presidente solleciti un tavolo di confronto e che si inoltri l’ordine del giorno al Governo». Approvato anche il bilancio d’esercizio 2021 del Cfp Zanardelli. Il consigliere Filippo Ferrari: «In questo anno sono diminuiti i costi, aumentati gli iscritti, l’offerta formativa si sta allargando». Disco verde per l’acquisto di una quota di partecipazione nel Csmt.

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