La risorsa preziosa degli Its bresciani: «Raddoppiare gli iscritti in 2 anni»
Its, avanti tutta. La Regione Lombardia punta sugli istituti tecnici superiori e a dimostrarlo c’è il tour di ieri della neo assessora all’Istruzione, formazione e lavoro Simona Tironi nelle Its Academy del Bresciano: Accademia Symposium, Machina Lonati e Lombardia Meccatronica a Lonato. «Ho voluto partire dal territorio bresciano - ha detto Tironi nella conferenza stampa convocata per fare il punto dopo la visita alle aule del Machina Lonati - perché di qualità».
E ha aggiunto: «L’obiettivo è raddoppiare gli iscritti in due anni»: si parte quindi dallo studio di queste scuole di alta specializzazione tecnologica post diploma per implementarle. E il momento è dei più propizi: «Oggi abbiamo una grande possibilità - ha sottolineato l’assessora - che arriva dai 1,5 miliardi del Pnrr».
I numeri
In Lombardia il sistema Its è già un’eccellenza se si pensa che 1/6 degli istituti tecnici superiori italiani è proprio nella nostra Regione che accoglie, tra l’altro, 1/5 degli iscritti. Il tasso di occupazione è alto: ad un anno dal diploma l’80% trova lavoro, in alcuni casi ci sono punte anche del 94% e il tasso di abbandono si aggira attorno all’1%. Qui arrivano ragazzi dai cfp, dai licei, in cerca di competenze più pratiche, ma anche da percorsi scolastici non lineari, di insuccesso, anche dopo aver abbandonato l’università.
In Lombardia, in 10 anni, «si è passati - ha detto Tironi - da 1.530 studenti a sfiorare i 6mila con un investimento per il Pirellone di 140 milioni di euro». Nel frattempo sono nate 15 fondazioni e sono stati attivati 251 corsi. Nel Bresciano le fondazioni sono quattro (Machina, Symposium, Eseb - I cantieri dell’arte e Lombardia Meccatronica), tutte con corsi premiati a livello nazionale per la qualità dei progetti o per la capacità occupazionale. «Il nostro scopo - ha detto ieri Tironi -, è far crescere questo sistema vicino al mondo produttivo. Per questo è fondamentale l’orientamento che è la priorità della mia agenda politica».
Ci si rivolge, quindi, agli studenti e alle famiglie, per far capire loro le potenzialità e la qualità di queste scuole «che non sono - ha detto l’assessora - una scelta di serie B», e alle aziende, per chiedere loro di investire. «Qui - ha aggiunto - si coltivano i talenti, si dà la possibilità di seguire inclinazioni e passioni e si danno risposte alle richieste del territorio e delle aziende». E aggiunge: «Non a caso la mia delega unisce istruzione, formazione e lavoro, una novità per creare una filiera completa».
La visita
E infatti il gruppo Foppa non solo è stato tra i primi a puntare sugli Its ed è una realtà che cresce costantemente (dai 475 studenti del ’22-’23 ai 750, si stima, del prossimo anno), ma ha al suo interno una filiera completa, che parte dalla scuola dell’Infanzia e arriva all’accompagnamento al lavoro. Partiti nel 1985 con 120 studenti ad oggi ne ha accolti 5.420, 688 tra insegnanti e collaboratori e 4mila aziende coinvolte. Numeri ai quali bisogna aggiungere quelli dell’inserimento del lavoro (solo nel 2023 sono stati 250). L’Its è direttamente collegato al mondo del lavoro: il 97% dei docenti, qui, è anche un professionista.
E ogni anno le richieste superano i posti disponibili. «Il sogno - ha detto l’ad di Fondazione Machina Giovanni Lodrini - è di non dover più declinare nessuna iscrizione». Un’altra difficoltà del settore è quella degli alloggi: in via Tommaseo il 26% arriva da fuori regione, ragazzi che quindi hanno bisogno di un alloggio. «Presto - ha infatti aggiunto Simona Tironi - dovremmo fare un ragionamento anche sul campus, una delle prime esigenze emerse».
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