La regina lo bocciò: l'urologo bresciano trova la rivincita

Fu costretto a lasciare l'ospedale di Sheffiel. Per Alessandro Teppa un incarico in Francia
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La regina non l’aveva voluto, costringendolo a rinunciare, causa il mancato superamento di un test di lingua inglese, al suo lavoro all’ospedale di Sheffield, un paio d’anni fa.

Ora l’urologo bresciano Alessandro Teppa si prende la rivincita: entrerà nell’equipe del medico francese Bernard Cipolla, che lo conobbe proprio in Gran Bretagna, e che lo ha chiamato a lavorare all’ospedale di Bordeaux.

Non solo: gli ha chiesto di frequentare un corso negli Stati Uniti, al Prostate Institute of America di Ventura (Los Angeles), per specializzarsi in una innovativa tecnica di cura del tumore alla prostata. «Sto studiando il francese - confessa il medico bresciano, ironizzando sulla sua disavventura in Gran Bretagna - e comunque, al medico americano con cui lavorerò nei prossimi giorni ho telefonato di persona, comunicando senza problemi...».

Un paio d’anni fa, però, il suo livello di conoscenza dell’inglese non gli permise di superare il test (introdotto in Inghilterra dopo il suo arrivo) obbligatorio per chi voglia esercitare la professione medica oltremanica: bocciato e sospeso dall’attività, in attesa di ritentare l’esame. La sua vicenda finì in prima pagina sul Daily Mail, e fece il giro del mondo sul web.

La convocazione in Francia, spiega alla vigilia della nuova partenza per l’estero, “significa che forse non sono così male come mi hanno dipinto in Gran Bretagna...”. Ora Teppa si prepara ad una nuova trasferta da... medico giramondo. E per uno accusato di non conoscere l’inglese, “è una bella rivincita”. 

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