La Provincia mette a bilancio 10 milioni per il riscaldamento
L’arrivo della stagione invernale porta con sé anche le questioni legate al riscaldamento, che quest’anno - visto il ritorno alla normalità dopo il decreto Cingolani del 2022 che aveva fissato nuovi limiti temporali e di temperature degli impianti termici - si può accendere dal 15 ottobre 2023 fino al 15 aprile 2024, con una temperatura massima (quella, per intenderci, che si desidera raggiungere e che va programmata sul termostato) fissata a 20°C (con 2 gradi in più di tolleranza).
Una questione, quella dei costi, che preoccupa le famiglie, ma non solo. La Provincia di Brescia ha infatti messo a bilancio per la stagione termica 2023/24 una cifra che si avvicina a 10 milioni di euro, prevedendo dunque di pagare meno rispetto all’anno scorso, quando il grande aumento del costo dell’energia aveva portato a una spesa di 14 milioni di euro (in possibile aumento considerando che manca ancora l’ultimo conguaglio).
I costi
Grazie alla Centrale nazionale per gli acquisti della pubblica amministrazione (Consip), la Provincia ha stipulato due convenzioni per il Servizio integrato d’energia (Sie) che hanno così suddiviso i costi. Con la Sie2 si riscalderanno gli edifici scolastici decentrati - esclusi il Bagatta di Desenzano e il Cerebotani di Lonato che sono gestiti e finanziati dai rispettivi Comuni - per un costo totale di 2 milioni e 290mila euro; con la convenzione Sie4, invece, verrà fornita energia agli edifici scolastici cittadini (tranne il liceo De André, ma con l’aggiunta dei poli di Edolo e Breno) e a quelli direzionali, per un costo di 7 milioni e 260mila euro.Il riscaldamento del teatro Sancarlino, degli uffici di via Sant’Antonio a Brescia, dei centri per l’impiego e dei magazzini dei manutentori delle strade non rientra nelle convenzioni ed è quantificato in 250mila euro. Palazzo Broletto e il liceo De André, infine, sono esclusi da questi costi perché sono gestiti dal «Project Financing di A2A».
Gli obiettivi
«Un investimento importante per oltre cento edifici - ha precisato il consigliere provinciale con delega all’Ediliza scolastica Filippo Ferrari -. Siamo uno dei pochi enti che consente l’uso delle palestre anche al di fuori dagli orari scolastici e questo logicamente aumenta la spesa. Inoltre abbiamo messo a disposizione dei dirigenti scolastici il sistema di Gestione impianti termici, uno strumento che permette di segnalare i malfunzionamenti, così da monitorarli e gestirli nel modo migliore».
Una sottolineatura importante è arrivata anche da Giovan Maria Mazzoli, direttore del settore Edilizia scolastica: «Con la convenzione Sie4 abbiamo l’obiettivo di raggiungere in cinque anni il 30% di risparmio energetico. La società che gestisce il servizio ha l’obbligo di coibentare 10.800 metri di superficie e di installare pannelli fotovoltaici che forniscano 150 Kw, oltre a 2.100 metri quadrati di serramenti: sulla città di Brescia questo lavoro comporterebbe di ridurre l’inquinamento di circa 25.871 Kw/h, che corrispondono a 3.000 autoveicoli in meno».
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