La proposta di Galletti: «Profughi in famiglia»

Il segretario provinciale Cgil: «Non è una provocazione, ne stiamo discutendo con il Prefetto di Brescia»
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
  • Festa Cgil a Cellatica
    Festa Cgil a Cellatica
AA

«Perché le famiglie non possono ospitare i profughi nelle proprie case ricevendo i 35 euro messi a disposizione dall’Europa?». La proposta è del segretario provinciale della Cgil Damiano Galletti, che aggiunge: «Non è una provocazione, ne stiamo discutendo con il Prefetto di Brescia».

La proposta è stata avanzata nel corso del dibattito sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza che era al centro dell’incontro di venerdì sera con il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini.

Tanti i temi affrontati durante la serata, andata in scena a Cellatica: dalle difficoltà del lavoro a quelle dei sindacati, con l’invito a recuperare quella «coalizione sociale» che è il nome della coalizione lanciata dal leader della Fiom.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato