La proposta della Loggia: «Test rapidi nelle scuole della città»
Uno screening generale per la popolazione scolastica bresciana, con test rapidi antigenici condotti su circa 18mila persone, tra studenti, insegnati e personale scolastico degli istituti cittadini, dalla materna alle scuole medie.
Questa la proposta avanzata in Commissione istruzione dall’assessore al Bilancio della Loggia, Fabio Capra. Proposta accolta dal direttore di Ats Brescia, Claudio Sileo, presente durante la seduta, il quale ha comunque ricordato che per gli alunni c’è già la possibilità di sottoporsi gratuitamente e senza prenotazione al test molecolare per rilevare la positività al coronavirus, come sta avvenendo al centro drive trough di via Morelli: dal 29 settembre sono stati effettuati 10.814 tamponi a studenti, con un totale di 987 positivi. Il dato medio è intorno al 9% di tamponi positivi, ma va tenuto conto che a settembre i positivi erano lo 0,01% mentre oggi sono il 20%, in linea con l’andamento della curva pandemica.
Durante l’audizione di Sileo si è poi parlato del contagio nelle scuole, dove sono stati registrati focolai, ma tutti di origine extrascolastica: la maggior parte ha contratto il covid in contesto familiare, diversi invece durante l’attività sportiva.
«Non può essere la scuola a pagare comportamenti scorretti tenuti altrove – ha detto Sileo –. Bisogna far capire bene a tutti che fino alla fine del 2021 l’emergenza non si potrà ritenere nemmeno lontanamente conclusa».
Per quanto riguarda i test rapidi, l'idea è che sia la Loggia a farsi carico dei costi e non è escluso, ha detto sempre Capra, che l’iniziativa possa essere estesa anche agli studenti delle superiori, anche se per ora questa resta un’ipotesi. Restano da stabilire i tempi e le modalità dell'operazione.
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