La procura: «Processate quei medici per omicidio colposo»
Omicidio colposo dovuto a imperizia e negligenza. Questa l’accusa che la Procura di Brescia muove a tre degli otto medici della Poliambulanza indagati per la morte, avvenuta il 29 dicembre 2015, di un 59enne di Trenzano, Lorenzo Tomarchio, e per cui ha chiesto il rinvio a giudizio.
L’uomo era spirato durante un intervento per la rimozione di un tumore al rene e i familiari, con l’assistenza dell’avvocato Gian Battista Scalvi, hanno intrapreso una delicata battaglia legale per avere verità e giustizia
Secondo i consulenti incaricati dalla famiglia il 59enne morì in seguito ad uno shock emorragico, causato dalla rottura di un’arteria mesenterica, che secondo il prof. Vito Cirelli e il prof Giulio Mazzilli sarebbe da imputare ai medici. Secondo gli esperti infatti il chirurgo e il suo staff non avrebbero eseguito tutte gli accertamenti diagnostici necessari prima dell’intervento, seppure il radiologo ne avesse consigliati alcuni specifici.
La decisione del Gip è attesa nei prossimi giorni.
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