La pilota Giulia agli studenti: «Credete nei vostri sogni»

È la prima donna in Italia con l’abilitazione per pilotare un F35: «Siate costanti e focalizzati», ha detto dal palco ai ragazzi del Copernico
  • Le immagini dell'incontro, svoltosi nell'auditorium del Leonardo
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Tra i temi caldi quando si parla di formazione e orientamento scolastico e professionale c’è sicuramente quello relativo all’accesso delle ragazze al mondo delle discipline Stem. Si parla invece meno dell’ingresso dell’universo femminile nelle forze armate e nell’esercito. Questa mattina le studentesse e gli studenti del Copernico hanno avuto una testimonianza eccezionale a questo proposito: le quarte e le quinte classi hanno assistito al racconto di Giulia (il cui cognome omettiamo accogliendo la richiesta dell'Aeronautica Militare), la prima donna in Italia ad aver ottenuto l’abilitazione per pilotare un F35 e unica pilota donna della base militare bresciana. La pilota è in servizio al 102° gruppo «I Paperi», parte del 6° Stormo, noto anche come i «Diavoli Rossi», di stanza all'aerobase di Ghedi.

UNA VISITA SPECIALE

Un’occasione speciale inserita in un contesto altrettanto straordinario: la visita di alcuni esponenti dell’aviazione, della Marina militare, dei Carabinieri e dell’Esercito agli studenti degli ultimi due anni del Copernico. 

«Un momento che il tenente colonnello dei carabinieri Domenico Candelli e io abbiamo programmato in vista della Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate - spiega il dirigente scolastico del Copernico Luciano Tonidandel -. L’abbiamo pensata anche come un'occasione di orientamento, specialmente per i ragazzi di quinta, che saranno chiamati a compiere delle scelte per il loro futuro». 

La donna ha raccontato i momenti salienti del suo percorso scolastico (anche lei proviene da un liceo scientifico) e formativo, esortando infine gli alunni a credere fermamente nei propri obiettivi e a essere costanti e focalizzati per centrarli. 

L’incontro, che si è tenuto nell’auditorium del Leonardo, ha visto anche la consegna della bandiera italiana al preside Tonidandel e, di riflesso, all’intera scuola. «Oggi come oggi la carriera nei corpi armati è di massimo riguardo - ha detto Tonidandel - e molto utile per la comunità».

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