La pazienza di Giobbe alla prova dei saldi

La condizione degli uuomini in panchina, che aspettano negli Outlet e nei Centri commerciali
Il posto riservato agli uomini in panchina - Foto del nostro lettore Ermanno © www.giornaledibrescia.it
Il posto riservato agli uomini in panchina - Foto del nostro lettore Ermanno © www.giornaledibrescia.it
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Oggi penso agli uomini in panchina, a quelli pazienti come Giobbe, che aspettano negli Outlet e nei Centri commerciali. Maschi in edizione limitata, dotati di un alto grado di sopportazione per sostenere gli sfibranti pomeriggi di shopping. Uomini che amano le donne e le attendono ovunque, senza lamentarsi troppo. Quest’anno, a causa del Covid sono pure mascherati. Con l’aggiunta di questo ulteriore supplizio meriterebbero un cavalierato, per l’opera di arbiter elegantiarum che sono chiamati a compiere durante la scelta dei colori e di ammennicoli vari. Oggetti per i quali gli accompagnatori coatti provano un interesse reale che arriva fino a pagina due.

In questo malcapitato agosto, molti preferirebbero arrostire sulla graticola piuttosto che rinfrescarsi nei negozi di terraglie o di biancheria intima. Gli «sherpa» delle appassionate dei saldi estivi si riconoscono facilmente, si muovono alla costante ricerca di un angolo ombroso, portando a tracolla la pesante borsa della moglie e i pacchetti degli acquisti in mano. Davanti ai negozi di costumi sanno già che l’attesa sarà lunga. Alcuni ingannano il tempo guardando il telefono, altri si limitano a sospirare, sperando sottovoce che le taglie siano esaurite e possano concludere in fretta il tour.

Anche Ermanno è un «panchinato», che conserva i modi cortesi dei signori d’altri tempi. Assiste con rassegnazione alle lunghe prove degli outfit di Daniela, una raffinata frequentatrice di Outlet. Mi racconta che a Castel Romano il gerente di un negozio, forse impietosito, ha migliorato l’attesa dei signori fornendo comode poltrone segnalate dalla scritta: «parcheggio per mariti o fidanzati sfiniti dallo shopping». La frase è ripetuta in inglese e tedesco, segno inconfutabile che la sosta maschile fuori dai camerini è un vezzo internazionale.

In questo periodo di crisi, il giro per negozi sembra ridare fiducia ad abitudini che sembrano già appartenere all’archeologia commerciale. Il benessere tradotto nei look griffati, che hanno contraddistinto il gusto e la creatività italiana in tutto il mondo, soffre di quell’abbandono che subentra quando le sicurezze economiche vengono meno. Il sistema ha generato un eccesso di merce che la gente comune non potrà più acquistare. Giorgio Armani, dopo aver diversificato la sua produzione, ha detto che dovremo imparare a «risparmiare, fare di più e meglio, con meno». Alcuni mariti per limitare le spese usano da tempo due semplici parole, tanto subdole quanto efficaci: «ti ingrossa»! Il risultato è garantito.

 

 

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