La passione del fotografo «Martino» raccontata in una mostra su Nuvolera
A sedici anni Zaverio Cominelli, marmista apprendista fotografo per diletto, incominciò nella sua piccola camera oscura, in casa a Nuvolera, a stampare foto in bianco e nero. E da allora non si è più fermato. Iniziò la sua lunga carriera di fotografo collaborando con Silvano Rodella, immortalando ciclisti e volate in tutta la provincia. Da lì nacque lo pseudonimo «Fotografo Martino» (nome del padre), conosciuto da tutti.
Nel 1981 aprì un suo laboratorio-negozio, meta «obbligata» in paese per lo sviluppo di rullini, le foto tessere e gli acquisti di articoli fotografici in genere. Non c'è stata cerimonia importante, dai battesimi ai matrimoni, in cui Martino non sia stato presente con la sua macchina fotografica a immortalare l'evento. Persona simpaticissima, sempre pronto alla battuta, disponibile e paziente con tutti.
La passione
Dopo 36 anni, raggiunta l'età della pensione ha cessato la sua attività per godersi il meritato traguardo. Un riposo che è durato poco. «Martino» ha provato con le bocce, con le carte: niente da fare, la passione ha prevalso. Ha ripreso la sua inseparabile Nikon a tracolla e girando in lungo ed in largo per il paese ha fotografato angoli e persone. Immagini di singoli, coppie di sposi, gruppi, scorci di tutte le contrade.
Questo lungo e impegnativo «passatempo» ha avuto un lieto fine. Con il patrocinio dall’Amministrazione comunale Cominelli ha organizzato una mostra fotografica dal titolo «Nuvolera: i suoi luoghi, la sua gente» nella tre giorni della festa dell’Avis di Nuvolera, più di 300 scatti con cui ha immortalato Nuvolera e la sua gente. È stato un vero successo. Una mostra che sicuramente merita di essere ripetuta.
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