La pagella d’oro di Mattia a scuola e anche nella vita
Quando sarà grande Mattia Tononi lavorerà con i computer, a meno che non cambi idea altre dieci volte come fanno tutti i ragazzi della sua età: non sarà certo la sindrome di Down ad impedirgli di realizzare i suoi sogni. Lo sa bene lui, sedicenne di Castenedolo dagli innumerevoli interessi, e lo sanno anche mamma Giusy, papà Massimo e la sorella Arianna che da sempre lo spronano ad impegnarsi in ciò che fa e a puntare in alto con i sogni.
I suoi sogni, finora, Mattia li ha realizzati tutti: il primo tra questi era eccellere a scuola. Pochi giorni fa, sulle pagine del Giornale di Brescia, lo studente iscritto all’Istituto superiore «Don Milani» di Montichiari all’indirizzo Finanza e Marketing, si distingueva come primo della classe tra le pagelle d’oro. Nessun regalo e nessun atteggiamento bonario da parte degli insegnanti: solo tanta dedizione e sacrificio da parte di Mattia.
La sua materia preferita? Abbastanza scontato: l’educazione fisica. «In palestra mi diverto molto e poi mi piace fare sport, infatti gioco a calcio nel tempo libero» racconta Mattia che invece proprio non va d’accordo con la matematica. «È un ragazzo pieno di energia e positività: vorrei che fosse una testimonianza anche per tutti quei ragazzi che, come lui, temono di non potersi realizzare per via di alcuni ostacoli» spiega la mamma.
Di entusiasmo Mattia ne ha davvero tanto. Oltre a praticare sport, ama cantare e ascoltare musica, frequenta l’oratorio e si dà da fare come volontario alle feste di paese, recita nella compagnia «Teatro 19» di Brescia. In mezzo a tutti questi impegni il sedicenne impara anche ad essere autonomo, oltre che con l’aiuto di tutti i suoi parenti, amici e insegnanti, anche frequentando il Cepim di Brescia dove socializza e impara «l’arte dell’arrangiarsi»: apparecchiare la tavola, fare la spesa, ordinare in un bar e così via. La migliore scuola però è l’esperienza: se n’è accorto Mattia che, il primo giorno di superiori, ha sbagliato autobus e si è ritrovato a Calcinato invece che a Castenedolo. Da allora però Mattia l’autobus non l’ha più sbagliato.
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