La nuova radio base accende la polemica Sindaco e minoranza

La stazione dovrebbe sorgere al Centro sportivo accanto a quella esistente. Scontro in Consiglio
Centro sportivo: qui verrebbe installata la nuova stazione radio base - © www.giornaledibrescia.it
Centro sportivo: qui verrebbe installata la nuova stazione radio base - © www.giornaledibrescia.it
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L’installazione di una nuova stazione radio base al Centro sportivo Corcione, in aggiunta a quella già esistente, accende la polemica a Gussago. L’Amministrazione comunale ha negato ogni forma di speculazione economica sul tema e ha risposto alle accuse e alle voci di paese attraverso la dichiarazione del primo cittadino, Giovanni Coccoli: «Già nel 2007 il Comune di Gussago si è dimostrato lungimirante attuando un piano di zonizzazione che impedisse che gli impianti vengano installati anche sui tetti delle abitazioni private. Il Comune non può, purtroppo, in alcun modo opporsi a questo tipo di installazioni. La scelta del sito specifico, collocato nel centro sportivo Corcione, fu ritenuta idonea proprio nell’ottica di preservare zone ritenute maggiormente sensibili quali scuole, ospedali e altri luoghi in cui la presenza di persone è continuativa».

Scontro politico

Forti perplessità rispetto all’installazione della nuova stazione radio base erano state sollevate nello scorso Consiglio comunale da Rossella Olivari e Valeria Benedetti del Partito democratico. «Questi impianti espongono la popolazione a campi elettromagnetici i cui valori soglia sono fissati per legge - avevano detto le due esponenti dell’opposizione -. A conferma della criticità che il nuovo impianto rappresenta si segnala che Arpa, per ben due volte, aveva espresso parere negativo rispetto alla realizzazione dell’opera a causa del superamento dei limiti di legge in ordine all’impatto elettromagnetico. È evidente che il pericolo espositivo non riguarda solo i frequentatori del Centro sportivo e del bar, ma tutte le abitazioni ed attività che gravitano attorno alla struttura (via Mazzini, via Solda, Via De Gasperi, via IV Novembre, via Bevilacqua, via Einaudi) e con esse le centinaia di persone che vi abitano».

Il fatto che il progetto abbia ottenuto dopo alcune modifiche il parere favorevole dell’Arpa e che l’impianto di futura realizzazione sia in una delle zone previste dal piano comunale di localizzazione di queste stazioni radiobase, ha sottolineato l’Amministrazione, fa sì che il Comune non possa sovrapporre ulteriori valutazioni in merito o frapporsi alla realizzazione dell’impianto, che costituisce «per quanto impattante anche a livello visivo, un servizio di pubblica utilità - sottolinea il sindaco Coccoli -. Fortunatamente il nostro Comune ha esercitato per tempo una delle poche facoltà in materia ad esso concesse, ossia dotarsi di un piano per razionalizzare la localizzazione di questi impianti, evitando delle trattative tra enti gestori del servizio e soggetti privati che avrebbero portato ad un disseminarsi incontrollato di installazioni sul territorio».

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