La nuova edicola (provvisoria) della signora Betta

Elisabetta Fracassi, una piccola istituzione del centro, si è spostata di pochi metri in attesa della ristrutturazione del palazzo in cui stava
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Aveva aperto il 2 aprile del 1975, il giorno dopo Sant’Ugo. «Me lo ricordo bene perché era vicino all’onomastico di mio marito», racconta la signora Elisabetta Fracassi, Betta per i molti bresciani che da anni acquistano giornali e riviste nella sua edicola all’angolo tra corsetto Sant’Agata, via Verdi e piazza Vittoria.

Da ieri si è spostata di pochi metri, in direzione della Loggia, per lasciare libero il negozietto precedente, pieno come un uovo di pubblicazioni. Il motivo è la ristrutturazione dell’intero palazzo avviata da Campana Costruzioni.

«Mi hanno offerto anche di aprire all’interno della fermata della metropolitana - spiega Betta -, ma mi sono opposta a tutte le soluzioni che non mi convincevano, compresi altri negozi nella via. Alla fine va bene qui, dove sono adesso, a pochi metri da prima, in via provvisoria». Per quanto? «Non lo so, spero poco».

Ugo, il marito, non c’è più dal 1980. «L’edicola era il suo amore, è anche per questo che voglio tornarci».

Dopo quarantuno anni di lavoro, Betta non è ancora stufa, anche se in passato qualche ragazzino si è permesso di infastidirla. «Vado avanti finché la testa me lo consente», dice, mentre una cliente affezionata le offre una brioche appena comprata in forneria. Con la sua voce inconfondibile e quell’aria simpatica, che sa essere fintamente burbera, sa come farsi volere bene. Ed è diventata, a suo modo, una piccola istituzione del centro.

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