La mobilità dolce al tempo del Covid: varate le nuove «ciclagili»

Da Roma 954mila euro per realizzare corsie ciclabili d’emergenza
Due ragazze in bicicletta - Foto © www.giornaledibrescia.it
Due ragazze in bicicletta - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Non risolverà tutti i problemi della mobilità (pubblica) ai tempi del virus. Ma la Loggia accelera sulla mobilità dolce per offrire una possibilità in più per spostarsi in città.

Da Roma arriverà un assegno da 954mila euro per le corsie ciclabili d’emergenza, ribattezzate dall’assessore Federico Manzoni «ciclagili». Entro settembre corsie disegnate sull’asfalto con segnaletica ad hoc, come caldeggiato anche da Legambiente. Ma visto che si tratta di tracciati già previsti nel Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) l’obiettivo è di trasformarli al più presto in piste ciclabili vere e proprie.

Giovedì la Conferenza unificata ha dato il via libera al piano del ministero delle infrastrutture che stanzia 137,2 milioni di euro per progettare e realizzare ciclovie urbane, ciclostazioni e altri interventi d’emergenza per la sicurezza dei ciclisti.

 In primis il tratto di via Valcamonica oggi sprovvisto di ciclabile, tra il ponte sul Mella e il centro commerciale. Poi l’asse tra viale Piave, via Duca d’Aosta e via Solferino, lungo l’itinerario della linea 3 dei bus. Ma anche i quartieri di Porta Cremona e Chiesanuova saranno interessati. A Folzano si parla dell’asse di via Malta a sud del Termoutilizzatore. Ma un focus sarà dedicato anche alle scuole, a partire dai plessi Abba-Tartaglia e Copernico-Leonardo, così da favorire la mobilità dolce degli studenti. L’obiettivo è che tutto sia pronto per settembre.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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