La mamma di Veronica: «Fossi stata dietro forse l’avrei salvata»
Lacrime, raccogliemento e dolore attorno al feretro della villetta al Violino. Un pianto, quello del padre di Veronica, Stefano, che ripeteva che «un uomo non dovrebbe mai dover seppellire un figlio. L’ho tenuta in braccio, l’ho fatta addormentare. Non sono riuscito a strapparla alla morte. Alla sorte di tutti noi che le sopravviviamo...». «Un attimo prima che Veronica si inciampasse, si rialzasse e quindi si accasciasse lungo quelle rocce fracassate fino al vuoto, camminavo dietro, per ultima. Eravamo in fila. Se fossi rimasta lì forse le cose non sarebbero andate così. Forse l’avrei afferrata, l’avrei presa. Avrei capito cosa le è accaduto...» sussurrava ieri la mamma Germana.
«Quando è caduta volevo scendere lungo quei 90 metri. Volevo buttarmi a cercarla, ma me l’hanno impedito. Forse potevo farlo, ce l’avrei fatta...».
Oggi alle 15.30 nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore salirà la montagna suprema. Con le sue mani innocenti e il suo cuore puro. Poi la sua stella brillerà alta nel cielo, a guidare chi l’ha amata, fuori dalle secche del dolore.
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