La mamma di Marilia: «È stato lui, ma non lo odio»
«È stato lui». Lo ha detto la madre della 29enne brasiliana uccisa a Gambara all’uscita del Palagiustizia di Brescia, dove ha incontrato gli inquirenti, riferendosi a Claudio Grigoletto, l’uomo fermato per l’omicidio, amante e datore di lavoro della giovane donna brasiliana.
«In questo momento sono talmente triste - ha detto la madre della vittima - che il mio cuore non cerca vendetta, non lo odio. Lui ha ucciso mia figlia, madre di un suo bimbo. Ha spezzato il mio cuore».
La donna, 52anni, è arrivata in Procura venerdì mattina dopo il lungo viaggio dal Brasile. Abito nero, occhiali scuri a coprire lo sguardo. Ad accompagnarla una delegazione dell'ambasciata brasiliana.
Natalia sapeva che la figlia era incinta e che il padre del bambino era Claudio Grigoletto, suo datore di lavoro e amante. «Lo sapevo dall’inizio che era incinta. Era felice, anche io lo ero. Era contenta, lo è stata dall’inizio alla fine» ha detto la 52enne.
Marilia, che non vedeva la madre da un anno ma che comunicava con lei via telefono e Skype, le aveva raccontato della sua relazione con Grigoletto e che l’uomo all’inizio le aveva assicurato che si sarebbe preso cura di lei e del bambino. Una promessa infranta alla nascita della seconda figlia dell’uomo, poco meno di due mesi fa. Allora Marilia avrebbe cominciato a confidare alla madre di temere che il 32enne fermato per omicidio la stesse ingannando.
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