La madre di Nadia Toffa: «Fino all'ultimo ha pensato di farcela»

In un'intervista con Mara Venier a Domenica in su Rai1, la signora Margherita ha parlato degli ultimi giorni in clinica
Nadia Toffa con la madre Margherita
Nadia Toffa con la madre Margherita
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Fino all'ultimo Nadia Toffa, l'inviata e conduttrice delle Iene morta di cancro lo scorso 13 agosto a 40 anni, è stata «fiduciosa di poter guarire, tornare a fare le inchieste, condurre. Ma nonostante questo era pronta ad accettare quello che sarebbe successo. In clinica a Brescia c'era un missionario in partenza per il Brasile: le chiese di darle l'estrema unzione e lei disse di sì». Lo ha raccontato la madre, Margherita, ospite di Mara Venier a Domenica in su Rai1.

Durante l'intervista, segnata dalla commozione, Margherita Toffa - che ha raccolto gli ultimi pensieri di Nadia nel libro Non fate i bravi (Chiarelettere), uscito postumo a inizio novembre, i cui proventi saranno destinati alla ricerca contro il cancro - ha ripercorso i momenti più difficili della malattia di Nadia, ma ha anche sottolineato l'allegria e il sorriso con cui la figlia ha sempre affrontato la vita: «Quando scriveva, alcuni testi erano canzoni e si divertiva da matti a cantarle a cappella. Una volta ne ha inciso una come regalo ai fan, le riprese le ho fatte io con il telefonino».

Un brano d'amore che Nadia dedicò «alla persona che amava e che ha allontanato quando ha capito che stava veramente male». Quel post sui social in cui accusava il compagno di non accompagnarla alle sedute di chemioterapia «non era vero: lui la accompagnava sempre - ha rivelato ancora Margherita Toffa - ma Nadia lo scrisse apposta, con durezza, per allontanarlo. E lui l ha capito, l'ha rispettata in questa scelta».

Negli ultimi tempi «Nadia dormiva parecchio, ma quando era sveglia lavorava. Diceva "mamma è estate, devo avere i servizi pronti per le Iene, altrimenti i cassetti sono vuoti quando riparte il programma". Era convintissima che avrebbe ricominciato, nella sua testa era presentissima. Solo l'ultima sera l'ho vista cambiare, era molto pallida e il respiro si è fatto più affannoso. Non so dove ho trovato la forza di dirle: vola tesoro mio, la mamma è serena».

 

 

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