La lunga attesa sta per finire: parco delle Cave al rush finale
Il Parco delle cave sta prendendo forma. Entro l’anno i lavori di ripristino delle aree dovrebbero essere ultimati in modo che all’inizio della prossima primavera gli spazi siano fruibili. Un progetto accarezzato da trent’anni che ora sta per essere realizzato grazie a una doppia mossa della Loggia: lo stop alle attività estrattive e l’acquisizione delle aree. A giugno, infatti, sono terminate le attività della Profacta (gruppo Faustini) nella cava di via Cerca: oggi a Brescia non si scava più.
Nel frattempo il Comune ha acquisito le tre grandi aree che costituiscono il nucleo del parco: gli ambiti estrattivi 20 e 23, del gruppo Faustini, sono nella disponibilità della Loggia grazie all’accordo dello scorso anno che ha concesso al cavatore la realizzazione di una casa di riposo, in via Bose, da 12mila metri quadrati. Entro l’anno Faustini dovrebbe smantellare i suoi impianti e riqualificare le ex cave.
C’è poi l’ambito estrattivo 19, l’ex cava Nuova Beton di Gaffurini, che la Loggia ha acquisito come pagamento di una multa comminata al cavatore nel 2012 per aver scavato oltre il consentito. Anche in questo caso i lavori di ripristino dovrebbero essere ultimati entro l’anno. Ciascun ambito avrà poi una propria vocazione: sport leggeri nell’Ate 23, oasi naturalistica nell’Ate 19, servizi per anziani e maneggio nell’Ate 20. Ora si apre la sfida della gestione: l’obiettivo è coinvolgere le associazioni del territorio per garantire la manutenzione e la sicurezza del parco.
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