La lumaca mancina
Jeremy era una lumaca che viveva serenamente nel verde della campagna inglese. Un giorno viene notato dal giardiniere della nobile tenuta, un uomo dalla proverbiale capacità di notare i dettagli: si accorge infatti che Jeremy è speciale: la spirale della sua chiocciola, invece di andare a destra, girava verso sinistra, in senso antiorario. Jeremy era quindi una lumaca mancina.
Angus Davidson, professore di genetica evolutiva all’Università di Nottingham, si appassiona alla vicenda. Essendo appunto un genetista, Davidson ha pensato subito che doveva farlo riprodurre, per vedere se avrebbe trasmesso la sua spirale inversa alla progenie. E qui è arrivato il primo intoppo: «È molto difficile per le lumache mancine accoppiarsi». Dopo una lunga ricerca a livello mondiale, Davidson ha trovato altre due lumache mancine (la spagnola Tomeu e l’inglese Lefty) e le ha fatte conoscere a Jeremy, sperando che almeno una fosse di suo gradimento.
Ma la natura sa essere spietata, e così ad accoppiarsi sono state le due lumache importate. Colpito nell’orgoglio, Jeremy ha sfoderato tutto il suo fascino e ha quindi conquistato Tomeu. Jeremy divenne quindi padre, ma morì poco dopo. Gli accoppiamenti delle chiocciole possono durare anche ventiquattr’ore ed evidentemente per lui è stato troppo. Ora ognuno può trarre la morale che vuole. Io, che sono mancino, ho vietato a mia nonna di aprire agli sconosciuti mentre sono nell’orto. Metti mai che sia un genetista e che vedendomi raccogliere pomodori con la sinistra faccia strani pensieri. La tragedia è sempre in agguato.
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