La lotta di Legambiente contro chi parcheggia sulle ciclabili
Una lotta costante, per convincere gli automobilisti a non occupare le ciclabili con le loro vetture e sollecitare gli interventi della Polizia locale contro gli indisciplinati che continuano, di fatto indisturbati, a parcheggiare sulle corsie riservate alle bici.
Un fenomeno che accade ovunque in città, ma che si presenta soprattutto all’uscita delle scuole. Proprio qui Legambiente Brescia ha iniziato la sua battaglia, a partire dal liceo Calini, in via Trento, e dalla scuola 28 Maggio, in via Zadei.
Nei giorni scorsi i rappresentanti dell’associazione ambientalista hanno dato vita a una serie di flash mob con biciclette per denunciare comportamenti quotidiani che mettono in pericolo la vita dei ciclisti.
«Anche oggi il codice della strada e il buon senso lo facciamo rispettare domani», si legge in un post di Legambiente con un video girato di fronte al Calini in cui si vede la schiera di auto che copre la ciclabile. In via Zadei, inoltre, gli attivisti si sono piazzati con le loro biciclette lungo la pista, impedendo di fatto il parcheggio alle auto.
Di certo, la lotta non finisce qua: l’associazione sta continuando a battere sul tema della sicurezza stradale, invitando l’amministrazione comunale a prendere provvedimenti.
Il tema, peraltro, viene sollevato anche dai nostri lettori: «Sfortunatamente mi trovo a transitare ogni giorno in quel tratto di ciclabile e sono costretto a desistere a causa delle numerosissime automobili in sosta selvaggia sulla sede stradale destinata alle biciclette - ci scrive un lettore denunciando la situazione di via Zadei -. Da codice della strada, in quanto ciclista, sarei tenuto a percorrere la ciclabile, ove presente, per non incorrere in sanzioni. Pertanto la questione diventa gravosa: qualora un automobilista mi urtasse e io non mi trovassi sulla ciclabile, non otterrei alcun risarcimento poiché mi trovavo in una zona della carreggiata a me vietata. Come già numerose volte sollecitato e nonostante svariate segnalazioni telefoniche da me effettuate all'Ufficio dei Vigili Urbani, la situazione non è cambiata nel tempo. Nuovo anno scolastico, stessi identici problemi. Vi chiedo pertanto, come estrema soluzione, di rimuovere il tratto di ciclabile in questione, per uscire da questa situazione ambigua».
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