La Lombardia vieta di spargere i fanghi in 61 Comuni bresciani

Il divieto vale per tutto il 2022. L'assessore Rolfi: «Dove non è necessario via i prodotti chimici dai campi»
Fanghi di depurazione - Foto © www.giornaledibrescia.it
Fanghi di depurazione - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Cartellino rosso. Perché laddove c’è la possibilità di utilizzare sostanze organiche, è giusto che i prodotti chimici siano messi all’indice. A sancirlo è il provvedimento approvato dalla Regione, che vieta lo spandimento dei fanghi nei campi che si trovano all’interno dei confini di 174 Comuni lombardi, di cui 61 bresciani (elenco completo sotto), per tutto il 2022.

Il decreto, è bene precisarlo, riguarda solo i fanghi, ma non ha alcun raggio d’azione sui gessi di defecazione: questi ultimi sono infatti tuttora classificati come fertilizzanti. Spiega l’assessore regionale All’Agricoltura e Sistemi verdi, Fabio Rolfi: «Dobbiamo continuare a lavorare affinché la materia organica sia utilizzata per ciò che è: una straordinaria risorsa in ottica di economia circolare, dalla quale poter produrre energia green. Investendo in iniettori e in innovazione tecnologica stiamo contribuendo alla riduzione delle emissioni in atmosfera. La strada è questa, a tutela della zootecnia, dell’agricoltura e dell’ambiente».

Quando si possono usare i fanghi

L’impiego dei fanghi per uso agronomico è perciò consentito solo su terreni non situati nei territori in cui la produzione di effluenti da allevamento, dovuta al carico zootecnico, superi il limite fissato dalla direttiva nitrati e dalla norma regionale di settore (170 kg N/ha/anno per le zone vulnerabili e 340 kg N/ha/anno per quanto riguarda le zone non vulnerabili). «La scelta di prediligere concime naturale per la nostra terra - ha sottolineato l’assessore - sarà sempre più vincente anche sotto il profilo dell’immagine aziendale. I fanghi, correttamente trattati, eventualmente devono essere considerati come integrativi dove manca materia organica, non possono sostituirla. Vogliamo dare ai nostri allevatori e produttori la possibilità di essere competitivi sul mercato. In Lombardia, prima regione agricola d’Italia, l’agroalimentare sta guidando la ripartenza».

La differenza con i gessi di defecazione

Ma qual è la differenza tra fanghi e gessi di defecazione? I primi sono tecnicamente rifiuti e sono dunque sottoposti a una serie di controlli sia in fase di trattamento sia in fase di spandimento: la Regione può disciplinare le modalità con cui lavorarli e, per quelli che finiscono sui campi, fissare dei limiti di concentrazione ammissibili per gli inquinanti. Questo non vale invece per i gessi, che sono anch’essi dei fanghi, ma trattati con l’aggiunta di calce e acido solforico per stabilizzarli e addensarli. Proprio questa lavorazione ne cambia il regime giuridico: diventano cioè un sottoprodotto, non più un rifiuto, ed escono dal sistema dei controlli ambientali. L’esempio più calzante è quello del compost prodotto a partire dagli scarti di cibo delle nostre case: diventa fertilizzante per orti e campi.

Su questo fronte, però, la Lombardia non si ferma: prosegue, infatti, l’iter legato al tracciamento. Anche se il Consiglio dei ministri ha impugnato la legge regionale, entro il 1° febbraio le Province devono proseguire a scandagliare tutti i dossier per verificare ogni autorizzazione in vista del via al nuovo meccanismo che impone la tracciabilità non solo per i fanghi, ma anche per i gessi di defecazione.

L'elenco dei comuni 

  1. Acquafredda
  2. Alfianello
  3. Bagnolo Mella
  4. Barbariga
  5. Bedizzole
  6. Berlingo
  7. Borgo san giacomo
  8. Borgosatollo
  9. Calcinato
  10. Calvisano
  11. Capriano del colle
  12. Carpenedolo
  13. Castegnato
  14. Castenedolo
  15. Castrezzato
  16. Chiari
  17. Cigole
  18. Coccaglio
  19. Comezzano - Cizzago
  20. Corzano
  21. Dello
  22. Flero
  23. Gambara
  24. Ghedi
  25. Gottolengo
  26. Isorella
  27. Leno
  28. Lograto
  29. Lonato del Garda
  30. Manerbio
  31. Milzano
  32. Montichiari
  33. Montirone
  34. Nuvolento
  35. Nuvolera
  36. Offlaga
  37. Orzinuovi
  38. Orzivecchi
  39. Ospitaletto
  40. Paderno franciacorta
  41. Pavone del Mella
  42. Pompiano
  43. Poncarale
  44. Pontevico
  45. Pontoglio
  46. Pralboino
  47. Quinzano d`Oglio
  48. Remedello
  49. Roccafranca
  50. Roncadelle
  51. Rovato
  52. Rudiano
  53. San Gervasio bresciano
  54. San paolo
  55. San Zeno naviglio
  56. Seniga
  57. Urago d`Oglio
  58. Verolanuova
  59. Verolavecchia
  60. Villachiara
  61. Visano

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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