La locomotiva vuole sbuffare: cercansi idee
Del suo esser «mostro strano che ruggendo lasciava indietro distanze che sembravano infinite, di quel potere tremendo che sembra avesse dentro, la stessa forza della dinamite», oggi non vi sono tracce, segnata com'è dall'incedere di tempo, polvere e ruggine. Di tentativi per ridare fiato al suo vapore, quanto meno a quello della memoria, negli anni ve ne sono stati, qualcuno con i fatti, molti di più a parole. Così la sua storia, nata nel XIX secolo e legata al bacino marmifero e al trasporto di blocchi e materiale, è arrivata a raccontarci «come finì la corsa, deviata lungo una linea morta».
Di depositi prima, di vicende anche connesse a passaggi di eredità poi e di quel campo che, tra via Cave e via Del Marmo, proprio ai piedi del medolo, l’accoglie da qualche anno. Ora, però, per la vecchia locomotiva a vapore di Botticino potrebbe esserci un’altra possibilità...
Leggi l'articolo completo sul Giornale di Brescia in edicola oggi, mercoledì 5 agosto, disponibile anche nel formato digitale.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato