La Leonessa si è risvegliata sotto la prima nebbia
Dai cieli tersi e di un azzurro saturo dei giorni scorsi, alla prima nebbia: quella che stamane ha accompagnato il risveglio della Leonessa. Dopo lunghi mesi in cui il velo grigio non aveva fatto la sua comparsa sul nostro orizzonte, ecco per la città il più classico immergersi in un'atmosfera tipicamente autunnale, che offre di certo suggestioni, e finché si mantiene ai livelli di questa mattina non espone neppure a particolari preoccupazioni o rischi.
Una coincidenza ha voluto che la prima nebbia si stendesse sulla città proprio nel giorno di Ognissanti, quasi a restituire un contesto che evoca tempi lontani, quando per far visita ai propri cari nei cimiteri, chi giungeva da fuori porta sostava a riscaldarsi e in qualche locanda, degustando il ministrù dei morcc e lasciando per l'appunto la nebbia fuori dalla porta.
Se di certo la velatura inattesa ha fatto effetto a molti bresciani al primo sguardo mattutino fuori dalla finestra, non ci troviamo di fronte ad una circostanza inconsueta alle nostre latitudini: «Si tratta di un fenomeno tipico delle nostre zone - spiega l'esperto di Meteopassione.com, Riccardo Paroni -, che solitamente si verifica quando un'area di alta pressione "abbraccia" la Pianura Padana, accentuando l'inversione termica. Negli ultimi anni la frequenza e l'intensità delle nebbie padane è sicuramente diminuita, ma è ancora un fenomeno abbastanza comune».
Prepariamoci quindi a farci i conti anche quest'inverno. Ma perché no, anche ad apprezzare le suggestioni che ne derivano, come mostra ad esempio la webcam di Meteopassione sul Monte Guglielmo, dove la nebbia regala paesaggi magici: se splende il sole, infatti, si può vedere la nebbia come una vera e propria "coperta" sulla pianura.
Ma anche la città e la Maddalena, non sono avare di scorci apprezzabili, come si vede nelle foto proposte nella gallery in alto, scattate dall'obiettivo del fotografo Pierre Putelli per Neg.
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