La Guerra Bianca si fa suono e voci al Passo Paradiso

Dario Melotti, carpentiere estremo d'alta quota ed esperta guida alpina, e Andrea Faustinelli, anch'egli guida alpina, rifugista e presidente degli «Amici di Capanna di Lagoscuro», stanno portando a termine un'altra impresa storica a tremila. Storica non solo perché lassù tutto diventa complicato, ma anche perché l'idea è di ripristinare il villaggio militare - con le fortificazioni, gli accampamenti mobili e la chiesetta - dove i soldati italiani vissero tra il 1915 e il 1918, al Passo di Lagoscuro.
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Dario Melotti, carpentiere estremo d'alta quota ed esperta guida alpina, e Andrea Faustinelli, anch'egli guida alpina, rifugista e presidente degli «Amici di Capanna di Lagoscuro», stanno portando a termine un'altra impresa storica a tremila. Storica non solo perché lassù tutto diventa complicato, ma anche perché l'idea è di ripristinare il villaggio militare - con le fortificazioni, gli accampamenti mobili e la chiesetta - dove i soldati italiani vissero tra il 1915 e il 1918, al Passo di Lagoscuro.

L'intenzione è creare un museo d'alta quota all'interno di una baracca a centine e dentro il piccolo luogo di culto del villaggio, posto a ridosso del passo quale caposaldo militare delle linee strategiche. I lavori sono a buon punto e, come per le passerelle, dovrebbero essere terminati entro l'estate; poi l'inverno sarà stagione di prova e la prossima stagione ci sarà l'inaugurazione.

L'impresa non è stata facile, con l'elicottero che ha portato in quota il materiale e Melotti, con la sua squadra di esperti, a ricostruire i manufatti, con un tempo che quest'anno non ha concesso sconti.

A confermare il rinato interesse per la Guerra Bianca e la voglia di non dimenticare quanto accadde in quegli anni, con migliaia di giovani vite sacrificate da entrambe le parti, c'è oggi un altro manufatto. Al Passo Paradiso, a 2.600 metri di quota, a pochi metri dall'arrivo della cabinovia del Tonale, è stato aperto un museo interattivo all'interno di una galleria scavata nel granito dai nostri soldati impegnati nel Primo conflitto mondiale. Nei sessanta metri di tunnel è stata posata un'installazione sonora, che riproduce voci e suoni di guerra, mitragliatrici e bombardamenti, il fischio del vento e la fisarmonica che accompagna il riposo dei militari.

«Suoni e voci della Guerra Bianca», così si chiama l'allestimento, sarà inaugurato domenica 21 agosto in occasione della Festa della Fratellanza: all'interno si trovano pannelli illustrati (che riportano i visitatori indietro nel tempo, a quando il tunnel serviva da riparo dal gelo e dagli spari) e il materiale bellico ritrovato in zona.

La galleria, completamente illuminata, è accessibile: basta essere muniti di abbigliamento e calzature adeguate. In un certo senso completa i due percorsi storici in quota: quello che dal villaggio militare dei Monticelli porta in cresta, dove sono conservati tratti di trincea e piazzole per l'artiglieria, e quello che parte dal Montozzo per raggiunge il villaggio di Passo Lagoscuro e risalire a Passo Paradiso verso Casamadre e le passerelle del Sentiero dei fiori.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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