La frittata senza uova di Petronilla
Gli stipendi sospesi o dimezzati dalla quarantena hanno spinto la gente a mettersi in fila davanti al Monte di pietà, dove impegnano i loro ricordi per pagare l’affitto o riempire la credenza. La solidarietà è acqua fresca nel deserto, seppure alcuni considerano i voucher forniti dai Servizi Sociali come una carta annonaria, la tessera con la quale i nostri bisnonni ritiravano le scarne razioni alimentari durante l’ultima guerra. Fu in quel periodo che Amalia Moretti Foggia, usando lo pseudonimo di Petronilla, divenne famosa con la rubrica settimanale «Tra i fornelli» su La Domenica del Corriere.
Amalia non interpretava il modello popolare della casalinga, era un medico e fu la prima donna pediatra d’Italia. Essa dava consigli anche sulle norme igieniche, nascondendo la sua femminilità dietro un fantomatico dottor Amal. Petronilla attraverso l’arte di arrangiarsi insegnava la vera «economia domestica», adattando la cucina al poco disponibile, realizzando con creatività «le ricette del senza» con prodotti surrogati. L’olio era prezioso quindi la maionese ne era priva, il caffè sostituito con radici di cicoria, i dolci senza zucchero, le frittate senza uova, la cioccolata senza cacao, il polpettone senza carne.
La povertà degli italiani, raccontata da Miriam Mafai nel libro «Pane nero», descrive la miseria e l’ingegno delle donne che reinventavano tutto quello che mancava, disponibile a prezzi proibitivi solo al mercato nero. Così la ricetta del coniglio «dell’argentiere», era del formaggio fuso con l’aggiunta di aceto, il cui odore, ricordando la carne arrosto, simulava un benessere fasullo per i vicini. I finocchi fritti si trasformavano in «pesci di terra», le patate bollite con l’aggiunta di capperi, sottaceti e una scatoletta di tonno diventavano il «pesce finto» che ancora oggi si prepara.
Oggi sono tanti coloro che per riempire il tempo lento casalingo impastano rustici e focacce. A volte con sorpresa e disappunto non trovano la farina o il lievito madre sugli scaffali del supermercato. «Ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai», scriveva Hemingway. Le donne possono fare molto, perché dentro la borsa della spesa entra un genere di economia che coinvolge tutta l’Italia. Mai come adesso è necessario sostenere il nostro comparto agro-alimentare che non è fatto solo di numeri ma anche di persone. Acquistando i nostri prodotti riempiremo il frigorifero e potremo scansare la «frittata senza uova».
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