La famiglia andò in Belgio, ora Vincent cerca le sue radici

Il 48enne ha imparato l’italiano e ha ripreso i contatti con il Paese grazie a Facebook.
Una delle prime immagini della famiglia Comelli in Belgio
Una delle prime immagini della famiglia Comelli in Belgio
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Tutto è nato da Facebook:  grazie al social il 48enne Vincent Comelli, dal Belgio, è riuscito a prendere contatto con il paese d’origine della sua famiglia: papà Germano è partito con i genitori da Rezzato nel 1946 a 4 anni. 

 A raccontare la storia di questa famiglia è la zia Giuliana 86 anni e memoria storica della famiglia. «La guerra era appena finita - racconta la donna - la famiglia era poverissima e  fu quasi naturale per il mio papà Giovita che all’epoca aveva 45 anni, pensare di emigrare. La scelta cadde sul Belgio. Il papà partì il 1° agosto del 1946 per Moignelé».

Mamma Matilde vende tutto e  famiglia raggiunge il capofamiglia. La cosa più dura a cui la famiglia dovette abituarsi (oltre naturalmente alla lingua) fu il clima freddo, piovoso e umido. I Comelli però sono rimasti tutti in Belgio, ognuno di loro si è creato una famiglia nel luogo che li ha accolti, ma a Rezzato tornano un paio di volte all’anno.

Ora a raccogliere il testimone è Vincent, che da autodidatta ha imparato l’italiano per capire e farsi capire a Rezzato , luogo per cui nutre «un amore sconsiderato».

Tutti i dettagli sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, martedì 17 luglio, scaricabile anche da qui.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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