La disperazione dal carcere: «Non volevo uccidere Manuela»
Fabrizio Pasini non cambia la versione dei fatti, continua a ribadire che non voleva uccidere Manuela Bailo ma che si è trattato di un incidente. «Poi è degenerato tutto», ha detto al suo nuovo legale, Pietro Paolo Pettenadu, che ha incontrato in carcere.
«L'ho portata nel cremonese lunedì mattina», ha confermato, praticamente 24 ore dopo il delitto con il corpo senza vita della ragazza rimasto per un giorno intero nell'appartamento di Ospitaletto, teatro dell'omicidio. la casa dei genitori di Pasini.
Terminata l'autopsia si attendono i primi risultati in grado di stabilire se il racconto dell'uomo corrisponde a quanto realmente è accaduto. Fabrizio e Manuela continuavano a vedersi e la relazione non era finita, come invece spiegato da Pasini, sposato e padre di due figli: «Aveva un sentimento profondo verso la ragazza», conferma l’avvocato.
Domattina in carcere il sindacalista della Uil comparirà davanti al gip per l'interrogatorio di convalida del fermo, mentre contemporaneamente è previsto un nuovo sopralluogo con consulenti e periti nella casa di Ospitaletto, ultima tappa della vita di Manuela.
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