La cultura anima il Consiglio comunale: musei e Festa delle Luci nel mirino
È un Consiglio comunale che rispecchia il momento storico che sta vivendo la città e che nell’anno di Capitale non poteva non far diventare il tema della cultura uno dei principali argomenti di discussione politica.
In un’Assise iniziata col minuto di silenzio per ricordare i migranti che hanno perso la vita in un naufragio al largo della Calabria, è dall’ora o poco più di interrogazioni consiliari che arrivano gli spunti di confronto (e di battibecco) più interessanti.
Visitatori
La palla viene subito lanciata dalla minoranza, che chiede da una parte di aprire di più e per più tempo i musei cittadini e dall’altra di organizzare eventi in grado di riqualificare la zona della stazione ferroviaria. Sulla richiesta di ampliamento degli orari dei cinque musei cittadini, per Melania Gastaldi «il 2023 è un’occasione unica e irripetibile per far conoscere la ricchezza culturale della nostra città. Da gennaio abbiamo assistito ad un importante flusso di visitatori, ma i musei hanno continuato a chiudere alle 18, con ultimo ingresso alle 17, e restano chiusi il lunedì».
Per questo l’opposizione chiede che «per tutto l’anno della Capitale i musei chiudano alle 20 e una volta a settimana alle 22, tenendo aperto anche il lunedì. Così potremo dare la possibilità davvero a tutti di visitarli».
L’assessore alla Cultura Laura Castelletti, pur ammettendo di voler ampliare gli orari, spiega che «è una spesa che non possiamo permetterci, perché queste aperture prolungate avrebbero un impatto sui costi di sorveglianza che nei cinque musei ammonterebbe a 558mila euro, risorse che non sono presenti nel Bilancio». E sulla maggiore comunicazione degli orari e delle variazioni replica: «Dal 2018 il tavolo di coordinamento della comunicazione che riunisce tutte le Istituzioni culturali rilancia in modo condiviso ogni informazione sulle piattaforme social e sui siti».
Altra interrogazione, altro punto a tema Capitale. Stavolta è il consigliere Massimo Tacconi a rilevare che «sono state ignorate alcune zone della città come la stazione, che è il biglietto da visita dei turisti. Non c’è alcun evento capace di mettere in risalto la zona e animarla con eventi positivi». E se l’assessore Federico Manzoni racconta di aver «migliorato la connessione pedonale tra l’autostazione Solferino e la metropolitana», Castelletti spiega che lì si terrà «sia la Festa dell’Opera che la Festa della Musica, mentre sui binari il Ctb sta organizzando uno spettacolo».
Via libera
Ma è quando si sfiora l’argomento dei costi di «Light is Life», la Festa delle Luci di A2A, che si assiste al momento più teso dell’assemblea: l’opposizione parla di due milioni di euro («non si poteva illuminare anche la stazione?», chiede retoricamente Tacconi), la maggioranza smentisce e devia sulle scelte della multiutility, il presidente del Consiglio comunale Roberto Cammarata invita i consiglieri di minoranza a presentare un’interrogazione specifica per conoscere l’ammontare. E la discussione sembra destinata a far sentire la propria eco nelle prossime settimane.
Nel pomeriggio, invece, via libera dal Consiglio al permesso a costruire presentato dai frati Minori Cappuccini: realizzeranno una Rsa per anziani con 106 posti letto nei pressi del loro convento in via Milano, proprio di fronte al Vantiniano. Il progetto è stato presentato all’aula dall’assessore Michela Tiboni.
In seimila metri quadrati di nuova realizzazione sorgerà un edificio che riprende il disegno del convento, mentre i lavori prevedono anche la ristrutturazione di parte dei quattromila metri quadrati esistenti che costituiscono l’attuale convento che, per i due terzi, verrà adibito ai nuovi servizi. Il rimanente continuerà ad essere a disposizione della comunità dei Cappuccini il cui numero, come accade per mole altre comunità religiose, si è ridotto negli anni. Ottenuto il parere favorevole del Consiglio si prosegue con la fase progettuale, cantiere al via il prossimo settembre.
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