La Croce Rossa bresciana apre un conto per l'Ucraina
Sono impegnatissimi. C’è molto da fare, anche a Brescia. E la nostra provincia, storicamente generosissima durante le emergenze, sia di volontari che di aiuti, in ogni forma possibile, è in prima linea anche per aiutare durante questa guerra. La Croce Rossa bresciana ha attivato «una sottoscrizione - spiega la presidente bresciana Carolina David - inserita in quella nazionale e in accordo alla Federazione internazionale, per far sentire il grande cuore dei bresciani».
Cosa sta facendo la Croce Rossa? «Manca acqua, cibo, elettricità - scrive la Croce Rossa sul sito nazionale -. Insufficiente l’assistenza sanitaria per centinaia di migliaia di persone. Il tutto è aggravato dalla pandemia». La Croce Rossa ucraina con i suoi volontari e le unità mobili quindi sta svolgendo attività di primo soccorso, distribuzione di cibo, acqua, coperte, supporto socio-sanitario e psicologico. Questo nelle zone di guerra. C’è poi l’assistenza e l’accoglienza dei migliaia di profughi che riescono a scappare in Polonia, Moldavia, Slovacchia, Romania, Ungheria. I bisogni sono molti e diversi per condizione, età, patologie. È stato quindi lanciato un emergency appeal a tutte le 192 Società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa nel mondo con l’obiettivo di raccogliere 250 milioni di Franchi Svizzeri. «In questi giorni i bresciani hanno dimostrato la loro grande generosità rivolgendosi ai Comitati di Croce Rossa della provincia con offerte di sostegno - scrivono - ci si è resi conto che il desiderio era far sentire la vicinanza dei bresciani». Da qui è nata l’idea di creare una sottoscrizione locale con un conto corrente dedicato.
Come fare a donare? Basta collegarsi al sito della Croce Rossa bresciana e cliccare sulla sezione dedicata all’emergenza ucraina e compilare il form con la promessa di donazione. Giornalmente, poi, il Comitato bresciano informerà sullo stato di avanzamento della raccolta sulla propria pagina Facebook dove verrà anche data informazione sull’utilizzo dei fondi raccolti. Il progetto è provinciale e raccoglie quindi i Comitati di Brescia, Calvisano, Palazzolo sull’Oglio, Gardone, Ghedi e Cellatica-Gussago. «La donazione - spiegano - è, al momento, il modo migliorare per supportare gli sforzi umanitari».
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