La Corsa rosa antiviolenza apre anche agli uomini

Appuntamento per le vie di Brescia il 6 marzo. Coinvolgere tutti per battere una piaga sociale
Corsa rosa  © www.giornaledibrescia.it
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Non aspetta i fiori di ciliegio e le magnolie, Brescia, per colorarsi a primavera. Un anticipo più che mai simbolico è atteso in città il 6 marzo, quando si terrà la 13ª edizione della Corsa Rosa organizzata da Uisp in collaborazione con Cgil, Coop Lombardia e tantissime associazioni del territorio per dire no alla violenza sulle donne.

Ieri in Loggia l’annuncio della 13ª edizione  - © www.giornaledibrescia.it
Ieri in Loggia l’annuncio della 13ª edizione - © www.giornaledibrescia.it
L’appuntamento da quest’anno coinvolgerà anche gli uomini, ammessi a iscriversi assieme a mogli, compagne, mamme, nonne, figlie e sorelle. «Non ci aspettiamo i numeri del 2018 - dice Paola Vasta, presidente di Uisp Brescia -. Allora avevamo radunato circa 9000 persone, una cifra non replicabile, vista l’attuale situazione sanitaria non ancora normalizzata. Ma vogliamo lanciare un segnale: di ripartenza, per tutti, e di sostegno alle donne contro ogni forma di violenza e discriminazione».

Brescia riparte ma non dimentica. È questo il senso del ritorno della manifestazione organizzata nel rispetto delle norme anti Covid: «Abbiamo più che raddoppiato il numero di volontari - precisa Emanuele Petromer -. Il percorso sarà di 6 km per le vie del centro, ma con partenza a scaglioni, e chi non correrà ma camminerà soltanto dovrà indossare la mascherina».

Start alle 10 in corso Zanardelli, arrivo in piazza Vittoria: ai partecipanti, prima del via sarà controllato il Super Green pass. La quota di iscrizione è di 15 euro. Grazie al contributo di Brescia Mobilità, durante tutta la mattinata l’accesso al metrò sarà gratuito. Sono previsti premi per le prime tre donne arrivate, le prime cinque bambine (fino ai 13 anni) e i cinque gruppi più numerosi.

«L’apertura della corsa agli uomini è un segnale importantissimo - commenta l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Brescia Roberta Morelli -, perché è soprattutto a loro che deve arrivare il messaggio, per far sì che la violenza smetta di essere una piaga strutturale della nostra società». Novità accolta con entusiasmo anche da Fabrizio Benzoni, delegato del sindaco alle attività sportive: «Lo sport diviene così una leva per fare rete e raggiungere obiettivi comuni, oltre che uno strumento di benessere per l’intera comunità».

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